Nell'immediata vigilia dell'andata degli ottavi di finale della Champions 2011/12, tra il Chelsea e il Napoli, Calciomercato.com è andato a curiosare fra i colleghi inglesi al seguito dei Blues di Vilas Boas. La domanda sull'opinione che oltremanica si sono fatti del Napoli di Mazzarri è il tema portante della discussione.
 
Shaun Custis del "The Sun" disegna subito un quadro esatto degli azzurri secondo l'opinione pubblica inglese: 
"Quando abbiamo assistito al sorteggio dei gironi, di sicuro non avremmo mai pensato di non vedere il Manchester City qui agli ottavi. E il merito è del Napoli che ha portato via quattro punti su sei alla squadra di Mancini. Si, il Napoli ci ha sorpresi, ma ora è cresciuto e pensiamo tutti che sia giustamente favorito nel confronto con il Chelsea. E poi hanno Cavani. Non facciamo altro che vedere e rivedere i suoi gol in Inghilterra. Cavani è sulla bocca di tutti e rappresenta il pericolo maggiore per il Chelsea."
 
A Barnaby Chesterman, free lance che vive a Roma, ma segue spesso le squadre inglesi in giro per l'Europa chiediamo che tipo di gara si aspetta dalle due squadre. E che idea si è fatto degli azzurri di Mazzarri:
"Il Chelsea di sicuro non verrà a Napoli a fare barricate. La mentalità inglese è attaccare sempre e comunque. Un pò quello che farà la squadra di Mazzarri, che con i tre che ha lì davanti si trova meglio con le grandi squadre che con le piccole formazioni che pensano solo a difendersi. Sarà una bella sfida e ci sarà una grande cornice di pubblico. La gente spingerà molto il Napoli, anche se da come la vedo io, ci sarebbe bisogno di maggiore sostegno e spinta dal centrocampo. Attaccare sempre in inferiorità numerica, anche se in velocità, non sempre aiuta a sbloccare le partite. In Italia capita spesso, perchè il divario fra le grandi e le piccole è grande, e chi gioca contro un grande club preferisce non giocarsela a viso aperto, e portare un punto a casa. Tra Napoli e Chelsea se devo scegliere un favorito, scelgo sicuramente il Napoli. Gli italiani stanno meglio e crescono gara dopo gara."