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  • Tamponi, viaggi in macchina, proteste a distanza e app per gli errori: gli arbitri sono pronti a ripartire

    Tamponi, viaggi in macchina, proteste a distanza e app per gli errori: gli arbitri sono pronti a ripartire

    La ripresa è alle porte, con il ritorno delle semifinali di Coppa Italia che incombe, e anche gli arbitri stanno lavorando per farsi trovare pronti. Riuniti dal 3 giugno a Coverciano, ieri i direttori di gara sono stati raggiunti anche dagli assistenti. Gruppo unito fino a giovedì, tutti negativi ai tamponi, stanno lavorando per la ripresa. Che vedrà delle novità anche per loro. 

    LA PREPARAZIONE - Come scrive la Gazzetta dello Sport, non ci sarà nessun raduno né prima né dopo ogni giornata. La vigilia delle partite si trascorrerà nelle rispettiva case, con i direttori di gara che saranno sottoposti a tampone e solo dopo l’esito verrà dato il via libera alla trasferta. Ognuno raggiungerà lo stadio con mezzi propri, ad eccezione dell’olbiese Giua, con il ritrovo allo stadio un’ora e 45 minuti prima del fischio d’inizio. Spogliatoi dedicati, lo staff dovrà sanificare ricetrasmittente per l’auricolare e gli orologi della goal line Technology. 

    IN CAMPO - L’arbitro scenderà in campo mezz’ora prima, le proteste solo a un metro e mezzo di distanza, con rischio di ammonizione “solo se si va oltre il rispetto e la correttezza” spiega Rizzoli. E dopo il match niente riunioni, ma una verifica a distanza grazie all’app Future, concessa in prova all’Aia. Tutti sono pronti a ripartire e gli arbitri non sono da meno. 

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