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  • Tare a 360°: 'Il mondo Lazio deve migliorare tanto'
Tare a 360°: 'Il mondo Lazio deve migliorare tanto'

Tare a 360°: 'Il mondo Lazio deve migliorare tanto'

Il direttore sportivo della Lazio Igli Tare ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. 'Questo gruppo è nato volutamente come un mix tra giocatori di grande esperienza e giovani che riteniamo abbiano le potenzialità per essere protagonisti di una stagione importante - le sue parole -. Ci mancano due punti con il Sassuolo, sarebbero stati fondamentali, ma non dobbiamo trovare scuse. L'inizio è stato condizionato in due modi. Il primo legato ai tanti infortuni, strani per il momento della stagione, e il 70 per cento di questi ha colpito il reparto arretrato. Il secondo era legato alle problematiche del mercato. Vedi l'arrivo di Perea e di Berisha, l'infortunio di Felipe Anderson. Ci voleva tempo perché i nuovi si aggregassero. Da Bergamo in poi possiamo guardare con grande ottimismo. Nelle ultime due partite, con Trabzonspor e Fiorentina, si è vista la filosofia che abbiamo in mente. Gioco offensivo, pressing alto, squadra aggressiva e produttiva. Rispetto all’anno scorso, la Lazio ha una rosa molto più qualitativa, equilibrata, con tante scelte. In estate si parlava di attacco deficitario, ora abbiamo scoperto due giocatori interessanti come Perea e Keita. La Lazio ha potenzialità per obiettivi anche più importanti dell'Europa League. Negli ultimi due anni, sempre nello stesso periodo, abbiamo avuto infortuni a giocatori importanti per la nostra squadra. Spero che la ruota giri'. 

'Vivere qualcosa di importante come uno scudetto o una Coppa Italia, entrata nella storia del derby romano, a livello di euforia o mentalità è stato forse controproducente per l'approccio avuto in estate - sottolinea Tare -. I fatti lo hanno dimostrato. Non riguarda solo la squadra ma la tifoseria. E' stato esagerato festeggiare così tanto perché una vittoria, anche se irripetibile, va vissuta per un breve periodo. Poi bisogna rientrare nel modo di pensare. E la Lazio deve raggiungere la prima fascia del campionato, cioè i primi tre posti. Importante e fondamentale per la crescita del club. Il turno a porte chiuse in Europa League? È un fatto inevitabile che la Lazio non goda di buona fama, è compito nostro fare il più possibile per cambiare questa immagine. Io difendo i nostri tifosi, tanti buuu vengono interpretati come fatto razziale e non è così. Chi ha giocato in Italia lo sa. Noi abbiamo sei o sette giocatori di colore in squadra. Il problema è più ampio. Tocca tutto il calcio italiano. E' arrivato il momento di una campagna importante a livello di Lega, Aic, Figc e media'.

Tare ha parlato poi di alcuni dei nuovi acquisti: 'Perea a tanti margini di miglioramento. Vedendolo ogni giorno a Formello mi ricorda il Cavani dei primi due anni a Palermo. Ha delle caratteristiche, per la sua altezza, fuori dalla norma. E' un giocatore di grande velocità, ha buona tecnica in movimento, fondamentale per il suo gioco. Deve migliorare le due fasi si gioco e fare gol. Non dobbiamo aspettarci che diventi subito il capocannoniere del campionato. Deve continuare su questa strada. Da due o tre anni cercavo un giocatore con le caratteristiche di Cavani o Yilmaz: Perea l'ho visto in una partita del campionato colombiano, mi sono mosso subito per arrivarci. L'ho iniziato a vedere tra ottobre e novembre, poi l'ho seguito nel sudamericano Under 20, vinto dalla Colombia. E ho avuto la certezza di aver trovato uno con le caratteristiche che cercavo. Yilmaz? Due anni fa, in Italia nessuno lo conosceva e costava cinque milioni. Quest'anno non era nei nostri piani, ma è nata l'ipotesi nella prima settimana di agosto da un colloquio con persone che hanno fatto capire che ci si poteva arrivare. Questo era il desiderio del presidente, un'operazione molto costosa per cartellino e ingaggio, per dare un segnale importante a tutti. Yilmaz era un giocatore pronto, Perea di prospettiva. Due operazioni diverse, ma ero convinto di Perea perché sapevo cosa era in grado di fare. Come Keita. Felipe Anderson? Ha qualcosa fuori dal comune. Parlo di qualità tecniche e della sua velocità, l'arma migliore. E' imprevedibile. Può giocare in tanti ruoli, tutti orientati alla fase offensiva. Deve aggiungere alla mentalità brasiliana quello che fa la differenza in Europa: giocare a ritmi alti e con aggressività. Potenzialmente può diventare uno dei più forti del campionato italiano. E poi ho grandi aspettative per Vinicius. Ne ho parlato poco, è giusto proteggerlo. Ha tutto per diventare un giocatore di altissimo livello. Velocità, tecnica, grandissimo piede. Deve imparare la fase difensiva, fondamentale in Italia. Petkovic è molto bravo a insegnargliela. Ha ottime prospettive'.

Il d.s. biancoceleste non si è sottratto all'argomento mercato: 'Il riscatto di Candreva dall'Udinese? Siamo in ottimi rapporti, troveremo una soluzione in comune. Klose in Inghilterra? Ho dei rapporti chiari con Miro. E' sempre stato diretto. Non abbiamo mai avuto un colloquio in cui mi dicesse cose del genere. L'abbiamo dimostrato nel passato con tanti giocatori anziani. Quando hanno dimostrato di essere importanti e utili, siamo stati sempre riconoscenti. Vale anche per Miro nel momento in cui volesse rimanere alla Lazio. Lui è in un momento importante e delicato della carriera. Quando lo abbiamo acquistato, aveva degli obiettivi chiari. L'Europeo, il Mondiale con la Germania per il record, la Lazio. In età avanzata è fondamentale avere volontà e obiettivi, sia a livello familiare e professionale. Klose ha vinto tutto ciò che si può immaginare. Se ha la volontà di continuare a giocare in Italia, alla Lazio troverà la porta sempre aperta. A gennaio comunque non cercheremo nessun’altra punta. I nomi sono tutte fantasie. Il rinnovo di Petkovic? Siamo un po' introversi ad affrontare certi argomenti. Anche nel caso di Reja non lo abbiamo messo in difficoltà, ne voleva parlare solo a campionato concluso. Certi rapporti vanno avanti come un matrimonio. Petkovic può essere l'allenatore ideale per la nuova Lazio, certamente. Perché no?'.

Infine, Tare lancia un appello ai tifosi: 'Mi farebbe piacere vedere lo stadio più pieno, che la gente vivesse la Lazio con maggiore attaccamento. Stiamo facendo tante iniziative. Pretendere giocatori di livello mondiali e poi trovare uno stadio vuoto non è piacevole, per gli stessi giocatori non è attraente avere 25mila spettatori in uno stadio che può tenerne 70mila. Il mondo Lazio deve migliorare tanto. Dalla nostra parte ci stiamo impegnando, cercando di fare il possibile e l'impossibile. Devono dare delle risposte anche i nostri tifosi. I 25 tifosi arrivati a Trabzon era doveroso ringraziarli. Lo abbiamo fatto regalando una maglia della Lazio e il biglietto gratis per la partita con l'Apollon. Siamo sensibili, speriamo che in tanti si possano riavvicinare'.

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