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  • Tare: 'Squalifica? Volevo difendere la Lazio. Ok il Var, ma sbagliato interpretare'

    Tare: 'Squalifica? Volevo difendere la Lazio. Ok il Var, ma sbagliato interpretare'

    Un colloquio immediato, con l'arbitro Massa: quel rigore, per Igli Tare, era inesistente. La rabbia del direttore sportivo della Lazio si era scatenata al termine della sfida. In quel frangente, aveva subito raggiunto il direttore di gara per avere un confronto. La reazione di Tare gli è costata l'inibizione e un'ammenda: "Non m’importa, in quel momento ho solo pensato a difendere la Lazio". Sbotta così il direttore sportivo, ai microfoni del Messaggero: "Vogliamo essere padroni del nostro destino. Volevo avere un chiarimento. Perché ha fischiato quel rigore e quello su Parolo no? Non riuscivo a capire e non lo capisco nemmeno adesso cosa abbia fischiato. Cosa ha visto per decidere di assegnare il rigore". Un gesto, quello di protestare e difendere la Lazio, che è piaciuto molto ai tifosi: "Mi fa piacere e sono felice di questo". 

    MASSA - Nessuna spiegazione, da parte dell'arbitro: "No, è rimasto in silenzio ed è andato negli spogliatoi. Non aveva nulla da rispondere. Ho visto l’immagine da diverse angolazioni e si vede benissimo che Caicedo calcia il pallone e non c’è fallo su Pezzella. La sua rovesciata poco dopo? Se Caicedo lo avesse colpito sul polpaccio sarebbe rimasto a terra e non avrebbe avuto modo di fare quel gesto tecnico poco dopo". Un episodio che lascia ancora, troppi dubbi "Non ho avuto modo di parlare con Fabbri. Massa aveva valutato che non ci fosse fallo. Se si riguardano le immagini l’arbitro era in ottima posizione e non poteva non vedere bene. E’ tornato indietro su una sua decisione giusta". 

    VAR - "Io sono favorevole all’uso della tecnologia ma non va bene l’interpretazione. O si usa sempre o non si usa mai. Così non c’è uniformità nell’utilizzo. Nel primo tempo c’è un rigore solare su Parolo e lì Massa non ha nemmeno considerato l’utilizzo delle immagini. Perché? Eppure il contatto c’è. Anche nel derby Rocchi ha dato rigore su Kolarov senza guardare il Var e non c’è contatto con Bastos. Se avanzeremo proteste? E che protesta possiamo fare? Il regolamento della Var è preciso: deve intervenire in situazioni di chiaro errore. Nell’occasione del rigore della Fiorentina non c’è nulla di chiaro. Vogliamo essere noi padroni del nostro destino. La tecnologia deve essere un aiuto e gli arbitri non possono tornare ad essere ‘protagonisti’". 
     

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