«Stiamo parlando di un giocatore che non è normale». A Gino Corioni brillano gli occhi quando parla di Lorenzo Tassi, classe ’95, che lo stesso presidente ha etichettato come «il nuovo Baggio». Corioni spiega che il fantasista, ultima stagione negli Allievi Nazionali, «andrà in ritiro a Storo per capire com’è l’ambiente». Certo, la speranza è «farlo esordire presto in serie A».

Anche Beppe Iachini conosce bene le potenzialità del talento bresciano: «È un ragazzo di grande qualità - conferma l’allenatore del Brescia -. Sono molto curioso di vederlo all’opera con chi ha più esperienza di lui. Dovremo dosarlo, ma se sarà pronto state tranquilli che verrà tenuto in considerazione».

In novembre il Brescia aveva una doppia offerta sil tavolo per Tassi: l’Inter era arrivata a un milione di euro, il Milan a 5. Vista la situazione di allora, con la prima squadra biancazzurra non proprio al vertice della classifica di serie B, la tentazione di cederlo per incassare subito fu forte. Ma Corioni tenne duro, ricordando cosa accadde 10 anni prima, quando chiese invano aiuto per trattenere un certo Andrea Pirlo, ceduto poi all’Inter per 5 miliardi di vecchie lire, 2,5 milioni di euro. Quasi un piatto di lenticchie, visto che quel è diventato Pirlo. E il diretto interessato cosa dice? «Intanto sono felice di poter lavorare per qualche giorno con la prima squadra - dice Lorenzo Tassi -, ma so bene che la testa va tenuta sulle spalle. Niente voli di fantasia e nemmeno paragoni con Baggio, che fanno sicuramente piacere ed è stato pure il mio idolo. I miei obiettivi sono altri: il 29 c’è il raduno della Primavera e a fine stagione voglio fare bella figura nell’Europeo con l’Italia under 17. Certo - la conclusione -, se riuscissi a debuttare in A già quest’anno, tanto di guadagnato».