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  • Tavano:| Lo Spezia offre un biennale

    Tavano:| Lo Spezia offre un biennale

    Un giorno di attesa, con la finestra aperta e le antenne alzate. Anche se è gennaio e il freddo detta legge il Livorno cerca di tenere in caldo tutte le piste. La linea guida dettata da Aldo Spinelli è chiara: alleggerire la rosa e inserire uno-due pezzi, ma rispettando i comandamenti del dio budget.  Il mercato degli attaccanti, settore nel quale il Livorno ha assoluto bisogno di un colpo importante (Dionisi è a quota 6 gol, Tavano a 3, Danilevicius a 1, Cellerino sempre in bianco), comincia a muoversi. Il Padova ha preso De Paula del Chievo, un brasiliano molto interessante, il Piacenza è vicino a Zigoni, figlio d'arte e giovane del Milan, dunque potrebbe entrare anche nell'ordine di idee di privarsi di Cacia, se arrivasse l'offerta irrinunciabile. Che però non sarà quella amaranto.  Da La Spezia continua il corteggiamento per Tavano. Il capitano, 32 anni a marzo, è in scadenza di contratto: dopo le 4 reti del campionato scorso ora è fermo a 3. Il club ligure, oltre a onorare l'accordo in essere, gli avrebbe offerto un biennale da 250mila euro a stagione, ma lo vorrebbe gratis, mentre Spinelli punta anche a monetizzare l'eventuale partenza a gennaio del bomber di Caserta. Ma risparmiare sei mesi di stipendio da qui a giugno sarebbe comunque un "tesoretto" da poter investire su una punta più motivata e più cattiva in modo da dare a Pillon le munizioni per disputare un finale di stagione in crescendo. Rimanere così, con un organico ingessato, non sembra il massimo della vita.  Radiomercato annuncia il Livorno in attesa di novità dalla Salernitana. È partito un sondaggio per avere il portiere Polito, ex Grosseto (la proposta è uno scambio con Mazzoni), mentre tra i giocatori interessanti torna di moda il fantasista peruviano Roberto Merino Ramirez, 28 anni. "Mago Merino" e il "Maradona delle Ande", i soprannomi roboanti coniati per un giocatore tascabile (m. 1,67) che in questo periodo è stato messo fuori rosa e costretto ad allenarsi a parte per conflitti con la società. Il Livorno, però, non ha bisogno di teste calde e neppure di attaccanti bonsai. Serve una torre, una prima punta in grado di aggiungere qualità e anche forte nel gioco aereo, un tipo che quando gli avversari pressano alti aggredendo il portatore di palla, possa ricevere palloni lunghi da dietro e sia in grado di far salire la squadra. Non manca molto, solo un piccolo sforzo. Le altre big di serie B si stanno muovendo, aspettiamo notizie anche dal fronte amaranto.

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