Calciomercato.com

  • Tavecchio: 'Ranieri ora vinci il Mondiale'

    Tavecchio: 'Ranieri ora vinci il Mondiale'

    Chi sarà il prossimo allenatore della Nazionale? Ancora non c'è certezza sul futuro della panchina azzurra, con i tanti candidati che continuano a rincorrersi e scavalcarsi di giornata in giornata. A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato il presidente federale Carlo Tavecchio, che nel corso della cerimonia di premiazione al Coni del tecnico del Leicester per il Premio Nazionale Enzo Bearzot ha ufficialmente inserito anche Ranieri nell'elenco dei candidati per la panchina degli Azzurri.

    Queste le dichiarazioni raccolte dal nostro inviato Lorenzo Bettoni: "A Ranieri auguro di vincere un campionato del Mondo con l'Italia, sarebbe il massimoNel palmares dell'Italia il successo di Claudio è una cosa unica. Con un nostro allenatore vinciamo la Premier. Questo vuol dire che esportiamo l'italianità con stile, competenza, impegno e senso del dovere. Sono tutte caratteristiche che riconosco all'uomo Ranieri. Lui subito per l'Italia? Parlavo in senso astratto, non dei prossimi Mondiali. Claudio è giovane e avrà tempo. Se abbiamo pensato a lui per il dopo Conte? E' lui che deve pensare a noi... Pensiamo a tante cose adesso, ma nella sua seconda patria sportiva lo aspettano grandi successi. E togliere questa prospettiva non credo sia facile".


    RANIERI - Anche lo stesso Ranieri ha parlato della Nazionale soffermandosi però sull'impresa realizzata con il Leicester: "Bearzot non l'ho mai conosciuto ma se mi dicono che in me vedono lo spirito di Bearzot questo mi inorgoglisce. La panchina dell'Italia è di Conte. Antonio sta facendo un gran lavoro. Mi dispiace che lasci la nazionale, ma sono felice che arrivi in Inghilterra. Non lo vedo come un avversario in più. L’italianità nel mondo fa bene ed è apprezzata. Ci apprezzano moltissimo. Io mi sento sempre quello della Grecia. Là perdevo, adesso sto vincendo. Non ho mai mollato, mi sono sempre aggiornato e sono andato in giro per l’Europa a vedere come lavorano gli altri allenatori"

    IMPRESA - "E
    ravamo partiti per salvarci, ma poi è successo quello che è successo ed è stato bellissimo. In molti mi hanno chiesto se è la soddisfazione più importante. Certo, non è facile vincere lo scudetto e tantomeno in Inghilterra. Se sono riuscito a compiere questa scalata, però, lo devo a Cagliari. Quello è stato il mio primo scudetto. Da lì, poi, C,B e A. Sono partito dai dilettanti, nessuno mi ha mai regalato nulla”.

    DA HERRERA ALLA PANCHINA - "Per due volte fui scartato dalla Roma, ma non ho mai mollato. Poi Herrera, il mago, mi vide e mi prese a 18 anni. C’è sempre speranza. Capii che non ero un grandissimo giocatore ma feci la mia carriera. Poi ho fatto una cosa che non avevi mai pensato di fare: l’allenatore. Non avrei mai pensato di farlo. Poi uno la mattina si alza e dice perché no? Tutti siamo convinti di capire di calcio, ma una cosa è stare fuori, una in panchina ed ho voluto provare. Ho pensato di avere delle idee, volevo vedere se riuscivo ad interagire con i miei giocatori. Sto ancora cercando di imparare, c’è sempre da stare all’avanguardia. Il calcio è una materia splendida”

    FONDAZIONE BORGONOVO – Ranieri ha deciso di devolvere l’assegno del Premio Bearzot all’associazione ONLUS Stefano Borgonovo, presente alla premiazione anche la moglie dell’ex calciatore della Fiorentina, Chantal: “Quando allenavo l’Inter sono andato due volte a casa di Stefano, mi dava così tanta carica e forza che voi non potete immaginare. Mi è sembrato doveroso premiare la sua associazione, lo faccio col cuore in mano”.


    Altre Notizie