Tavecchio: 'Non sono razzista, ho agevolato gli immigrati'
"Ma quale razzista, fui io a varare un provvedimento, unico in Italia, che favoriva l'accoglienza degli immigrati extracomunitari": il presidente della Figc Carlo Tavecchio, intervenuto oggi al programma di Raidue 'Quelli che aspettano', si difende dall'accusa di razzismo: "La mia è stata una battuta infelice, dopo un'ora e mezza che parlavo a braccio, e per la quale mi sono scusato subito. Quando ero a capo della Lega Dilettanti varammo su mia proposta una norma che consentiva di giocare anche a quei giovani privi dei requisiti fino ad allora obbligatori, cioe' genitori entrambi in Italia, frequenza scolastica e documenti in regola. Noi decidemmo di accogliere tutti, anche quelli privi di tutti e tre i requisiti. Era una scelta di accoglienza degli extracomunitari, altrimenti costretti a restare fuori. Grazie a quella misura un giovane che viveva in un istituto di accoglienza potè far parte di un club, lo videro i talent scout e oggi gioca nel Bari, si chiama Minala".
