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  • Tavolo della pace ko: 'Ferite profonde'

    Tavolo della pace ko: 'Ferite profonde'

    Oggi è il giorno del tavolo della pace, per cercare di scrivere la parola 'fine' su Calciopoli e lo Scudetto 2006. Ecco tutte le dichiarazioni dei protagonisti dell'incontro, iniziato verso le ore 9 presso la sede del Coni a Roma.
     

    PRIMA...
    Diego Della Valle (patron Fiorentina): "Non ho ancora visto se è il tavolo è tondo o quadrato... Non so proprio di cosa si parlerà oggi, sono venuto qui a sentire cosa dirà Petrucci".

    Massimo Moratti (presidente Inter): "Siamo qui con lo spirito di ascoltare e collaborare per costruire qualcosa di meglio. Se sarà la svolta? Se ci sarà, è il tavolo che deve farla, non l'Inter. Facciamo passo dopo passo. Se dopo la stretta di mano tra Della Valle e Galliani, lo farò anch'io? Sono portato ad avere rispetto per gli altri e ad avere un buon rapporto. Se ci sarà una stretta di mano una volta per tutte con Andrea Agnelli? Vediamo".

    Presenti anche Andrea Agnelli (presidente Juventus), Adriano Galliani (amministratore delegato Milan), Aurelio De Laurentiis (presidente Napoli), Gianni Petrucci (presidente Coni), Raffaele Pagnozzi (segretario generale Coni), Giancarlo Abete (presidente Figc) e Antonello Valentini (direttore generale Figc).

    ...POI
    Diego Della Valle (patron Fiorentina): "Non sono stati fatti passi avanti, ognuno è rimasto fermo sulle proprie posizioni. Noi volevamo sapere perchè eravamo finiti in calciopoli, per noi la questione si chiude quando ci verranno riconosciute le nostre ragioni".

    Gianni Petrucci (presidente del Coni): "È stato un incontro molto lungo, cordiale e corretto, ma devo essere onesto le scorie di calciopoli sono ancora molto scottanti e la realtà è che ognuno è rimasto sulle proprie posizioni. Passi in avanti non ce ne sono stati: la buona volontà non è stata premiata.

    "Non voglio dire che è una sconfitta del calcio, e in ogni caso sono a posto con la coscienza. Non lo considero un fallimento, ho messo cuore ed entusiasmo. Anche senza aver raggiunto un risultato proveremo a guardare avanti. Dovevamo lenire una ferita ancora aperta. È un tentativo non riuscito e basta".

    Massimo Moratti (presidente Inter) "Un incontro è sempre costruttivo, tutto può essere utile".

    Andrea Agnelli (presidente Juventus): "Ci sentiamo più tardi...grazie".

    Giancarlo Abete (presidente Figc): "Lo sforzo non riesce a sanare le ferite profonde".

    "Il ricorso della Juve al Tar? Noi faremo la nostra parte istituzionale. Come federazione contrasteremo il ricorso in modo sereno e ricordo che finora le nostre argomentazioni sono state accolte da tutti coloro che hanno giudicato. Penso di avere la coscienza a posto, Calciopoli l'ho combattuta prima e ora mi trovo a gestirne gli effetti. Stamattina c'è stato grande rispetto, ma è rimasto il conflitto. Non ci sono fondi stanziati da parte della federazione per fare fronte a questo ricorso perchè significherebbe fermarsi per due-tre anni, considerato che la federazione ha introiti di circa 180 milioni di euro l'anno. Inoltre, se la Figc costituisse un fondo rischi 'ad hoc' evidenzierebbe una preoccupazione per un percorso che finora è stato di grandissima linearità. Se è possibile un passo indietro della Juve? È una valutazione che farà la Juve se e quando lo riterrà opportuno, non cè una situazione stressata".

     


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