Una pausa di riflessione. È quella che si sono presi i Della Valle dopo che Gabriele Oriali non arriverà alla Fiorentina.

Al di là dal fatto che tra i Della Valle e Oriali non ci sarebbe mai stato un contatto diretto in tutte queste settimane (c'è nè stato invece uno con il presidente Cognigni dopo la gara di Bergamo contro l'Atalanta quando l'allenatore era ancora Delio Rossi) è chiaro che il mancato arrivo a Firenze dell'ex dirigente dell'Inter ha spiazzato anche i proprietari della Fiorentina. Che adesso devono rivedere, riprogrammare i propri progetti.

Al momento, per quanto riguarda il mercato, sembra prendere quota l'ipotesi interna. Affidandosi allo spagnolo Macia (attualmente osservatore del club gigliato) e a Vincenzo Guerini. Anche se quest'ultimo preferirebbe avere un ruolo diverso, magari con altre responsabilità. Una decisione, quella dei Della Valle, attesa anche da molti giocatori della Fiorentina, meglio dire tutti, visto che c'è da decidere conferme e/o cessioni oppure alcuni rinnovi di contratto, tra tutti quello di Behrami. Rimane da capire se alla fine i Della Valle sceglieranno un dirigente di mercato, di campo, un direttore sportivo insomma oppure qualcuno che riesca a coniugare anche quelle che sono le mansioni di un direttore generale. In questo caso i nomi che circolano sono da Capozucca a Lo Monaco, da Sartori all'ex giallorosso Pradè. Senza dimenticare anche quelli che si propongono, come Montali. Per quanto riguarda il capitolo allenatore anche in questo caso non ci sono sviluppi. Claudio Ranieri, che non ha novità da circa una settimana, resta il candidato numero uno, anche se la lista dei possibili candidati alla panchina viola comprende nomi come Zeman, Pea, Reja e Di Matteo. Per molti la settimana prossima sarà quella in cui i Della Valle scioglieranno le riserve, sia sul tecnico che sul nuovo dirigente. Non resta che attendere, d'altra parte proprio Andrea Della Valle, al termine della gara di campionato di domenica scorsa contro il Cagliari, aveva annunciato che sarebbero serviti dieci giorni per definire il tutto, e con oggi i giorni già trascorsi sono già sei.