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  • Temelin svela la chiave di Lazio-Genoa: Niang e Perotti superiori

    Temelin svela la chiave di Lazio-Genoa: Niang e Perotti superiori

    • Gianluca Temelin, allenatore settore giovanile Pro Patria

    Lazio e Genoa sono entrate in campo con lo stesso modulo di gioco ovvero 4-3-3. La Lazio con Marchetti in porta, linea difensiva da destra a sinistra con Basta, Cana, De Vrij e Radu, centrocampo con Biglia, Parolo e Cataldi, attacco con Klose punta centrale, Mauri a sinistra e Candreva a destra. Il Genoa con Perin in porta, Roncaglia, De Maio, Izzo e Edenilsen i quattro di difesa, Bertolacci, Rincon e Kucka a centrocampo, mentre Perotti, Iago e Niang in attacco. Due squadre che giocano bene a calcio con grande dinamismo e in velocità.
     

    I primi 20 minuti da parte della Lazio sono stati di altissima intensità, soprattutto con la catena di destra Basta-Parolo-Candreva in fase di possesso palla, mentre in fase di non possesso andavano subito in pressione, aggredendo i centrocampisti del Genoa in modo da non permettere loro di ripartire.


    La partita che fino a quel momento sembrava andare a favore della Lazio: è cambiata al 26’ con rigore ed espulsione di Marchetti per fallo su Niang. Sotto di un gol e di un giocatore, la Lazio cambia assetto mettendosi a due in mezzo al campo con Biglia e Parolo, senza rinunciare alle tre punte. Il primo tempo finisce con il Genoa padrone del campo grazie ai suoi centrocampisti, bravi a chiudere le traiettorie di passaggio in fase di non possesso palla e a ripartire soprattutto sulla sinistra con Niang e Perotti, pronto a farsi trovare tra le linee.


    Il secondo tempo inizia con la sostituzione di Candreva per Anderson, ma il Genoa fa la partita con personalità e organizzazione sfiorando più volte il raddoppio. La Lazio invece, poco lucida nel far girare la palla, attacca solo con azioni personali con Felipe Anderson o Keita, oppure cercando Klose attraverso lanci lunghi e producendo solo un azione da rete, ovvero il palo di Mauri.

     

    Con le sostituzioni di Pavoletti per Niang, Iago per Tambe, Lestienne per Perottim il Genoa passa dal 4-3-3 al 4-4-2 e vince la partita senza affanni. I rossoblù hanno meritato la vittoria grazie a un ottima organizzazione collettiva: tra i migliori Bertolacci e Niang, con quest’ultimo bravo a creare spesso superiorità numerica e in grado di vincere i duelli contro Basta. Unico neo le troppe occasioni sprecate per raddoppiare. La Lazio dopo l’espulsione si è invece smarrita, merito comunque di un ottimo Genoa messo bene in campo e demerito di un reparto offensivo che qualcosa in più avrebbe potuto comunque fare nonostante l’inferiorita numerica.

     

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