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  • Tentativo di corruzione nei dilettanti: VIDEO

    Tentativo di corruzione nei dilettanti: VIDEO

    Proposta indecente.
    "Tremila euro e perdi la partita".
    Il video del giocatore della squadra di Eccellenza del San Paolo-Bari avvicinato da un dirigente del Fasano finisce al giudice sportivo: "Sabato ti do un acconto di 500 euro poi se fai in un certo modo, lunedì ti do mille euro". La replica: " Poco, per questa cifra non lo faccio. Chiudiamo a tremila euro e non rompere".

    Proposta indecente registrata da un video. Offerti 3000 euro a un calciatore da un dirigente della squadra avversaria per vincere una partita. E´ il 30 gennaio scorso e viene disputata l´ottava giornata di ritorno del campionato di Eccellenza. Si affrontano Fasano e San Paolo Bari. Una partita importante per entrambe le squadre: i brindisini sono a ridosso della zona playoff, mentre i baresi alla ricerca di punti fondamentali per ipotecare la salvezza.

    A vincere è il Fasano grazie a un rigore di Sisalli a inizio ripresa. Un risultato che apparentemente descrive il normale epilogo di una gara come tutte le altre. Ma in realtà, in questo incontro, di normale c´è poco o nulla. E non tanto per quello che è accaduto sul terreno di gioco durante i novanta minuti, ma soprattutto per quanto è successo qualche giorno prima dello svolgimento della partita. Junior de Camargo, difensore brasiliano del San Paolo Bari, viene prima contattato telefonicamente e successivamente incontrato da un dirigente della formazione brindisina. Un colloquio durato circa quattro minuti immortalato in un video girato dallo stesso giocatore che aveva già capito su quale argomento avrebbe puntato l´interlocutore.

    Le parole del tesserato biancazzurro non lasciano spazio all´interpretazione: «Il giorno prima della gara ti do 500 euro, se le cose vanno in un certo modo dopo la partita avrai altri 1000 euro». A quel punto de Camargo, per capire fino a che punto la controparte sarebbe arrivata in termini di offerta economica, risponde: «No, per questa cifra non sono disponibile a farti un ‘favore´ del genere». Allora l´offerta sale: «Ti diamo tre mila euro e non rompere i coglioni».

    Il giocatore finge di accettare la proposta in modo da concludere la conversazione. Si dirige subito dal proprio presidente Adriano Favia e gli consegna il materiale audiovisivo. Il massimo dirigente del club biancorosso, come da prassi, ha provveduto subito a girare il filmato al presidente regionale della Lega nazionale dilettanti, Vito Tisci, il quale con altrettanta celerità ha inviato il video alla procura federale che sicuramente aprirà un fascicolo sull´accaduto.

    Breve ma incisivo il commento sulla vicenda del massimo esponente del calcio dilettantistico pugliese: «Premetto che non ho visto il video, quindi come è giusto che sia devo parlare di presunto illecito sportivo. Ma se gli organi competenti accerteranno che le cose sono andate come sento dire in giro sarebbe un episodio certamente non positivo per il pallone made in Puglia. Mi auguro per il Fasano che tutto ciò non sia vero».

    Comprensibilmente molto più duro lo sfogo della società barese, che attraverso il proprio direttore generale Saverio Diomede e in piena sintonia con il pensiero di patron Favia, non nasconde il proprio dispiacere: «Quanto accadono avvenimenti così spiacevoli è sempre una sconfitta per tutto il movimento. Noi non siamo arrabbiati con tutto il Fasano calcio, ma solo con questo dirigente o pseudo tale che si è permesso di importunare un nostro calciatore, avanzando una proposta davvero irrispettosa, verso di noi e nei confronti dei suoi giocatori che essendo davvero bravi non hanno certo bisogno di aiuti esterni per vincere».

    Si attende adesso il pronunciamento della procura federale sportiva. Ampio il ventaglio di ipotesi riguardo alla sanzione che può essere comminata al Fasano. Si passa dai punti di penalizzazione al declassamento all´ultima posizione del campionato di Eccellenza. Tutto può accadere, vedremo in concreto nei prossimi giorni o settimane cosa succederà. Nel frattempo Junior de Camargo ha lasciato l´Italia, deluso dal "questo calcio". Al suo presidente, prima di partire, ha detto: «È uno schifo».
    (Repubblica)
     

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