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  • Theo Hernandez: 'Quanti insulti a Madrid! Per il Milan mi sono tagliato lo stipendio. Con Pioli siamo più liberi'

    Theo Hernandez: 'Quanti insulti a Madrid! Per il Milan mi sono tagliato lo stipendio. Con Pioli siamo più liberi'

    Theo Hernandez, terzino sinistro del Milan, prelevato in estate dal Real Madrid, si racconta a la Gazzetta dello Sport: "A Madrid mi sono preso tanti insulti e tante critiche. Ho fatto qualche tonteria, ma sono maturato come persona. Per me è stata un'esperienza importantissima. Il Milan? E' un onore essere stato scelto da Paolo (Maldini, ndr). Ha fatto la storia del calcio, non soltanto del Milan, e con me è stato molto convincente. Non ci ho messo molto a decidere di accettare l'offerta. E' un mito, inarrivabile. Paolo è un difensore che ha fatto la storia del calcio, credo sia un modello per tutti. Altri idoli? Marcelo mi piace moltissimo". 

    TAGLIO ALLO STIPENDIO - "Riduzione dello stipendio per il Milan? Ne ho parlato con il mio agente e siamo stati subito d'accordo. Il Milan è un club con una grande storia, uno dei più titolati al mondo. Valeva la pena fare una scelta del genere". 

    IL FUTURO - "Ho 22 anni, ho tanto da imparare. Il Milan è un approdo fondamentale. Sono qui per rimanere tanti anni e scrivere la mia storia. Il mio sogno è vincere una Champions con il Milan, ma il primo passo è qualificarsi per la prossima. Non so quanto tempo ci vorrà per tornare al top, però la strada è giusta. Possiamo puntare al quarto posto già da questa stagione". 

    SULL'ITALIA - "Se mi piace? Molto. Pasta, pizza, risotti... devo stare attento a non mettere su chili".

    FAMA DI BAD BOY - "Gliel'ho detto, ho fatto qualche stupidaggine ma sono giovane. In realtà mi considero una persona molto tranquilla e allegra, alla quale piace scherzare. Mi piace stare a casa con i miei cani e la mia famiglia, mamma viaggia molto, sta un po' da me e un po' da mio fratello". 

    SULLA SERIE A - "Abbiamo tempo per riprenderci. Pioli ci insegna tante cose, stiamo imparando molto. E' una persona preparata e piano piano riusciremo a risalire". 

    SU GIAMPAOLO - "Mi diceva che ero indisciplinato tatticamente? Io sto imparando, sono venuto in Italia con l'idea di migliorare da un punto di vista tattico. Mi piace molto spingere e attaccare, però so anche che devo imparare a fare altro. In fase difensiva posso crescere".  

    SU PIOLI - "Con lui più liberi? Forse sì, e mi piace molto il suo nuovo sistema di gioco. Però l'importante è aiutare la squadra e so che non posso evitare il lavoro di copertura. In fondo sono un difensore, il mio lavoro è quello. Pioli ci lascia libertà ma non troppo: in Italia è importante avere un'organizzazione di gioco definita". 

    SUI TIFOSI - "Sono fantastici, l'ambiente a San Siro è molto bello. I tifosi mi hanno accolto con simpatia da quando sono arrivato e io mi sono sentito subito a casa". 

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