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  • 'Tifo per Hernan':| 'Ma nel cuore c’è la Roma'

    'Tifo per Hernan':| 'Ma nel cuore c’è la Roma'

     

    «Quando so che gioca contro la Roma, spero sempre che torni a casa con qualcosa per me. Non so, una maglietta di Totti, anche se già ne ho due, o un’altra di De Rossi... L’importante è che ci sia un po’ di giallorosso».

    A parlare è una tifosa della Roma vera. Una ragazza di ventisette anni che, per dirla con parole sue, «quando penso all’inno della mia squadra ho i brividi e per questo, anche adesso, che abito lontana, appena posso vado all’Olimpico a tifare». Nulla di strano, in tutto questo. Se non fosse per il fatto che la ragazza in questione, di nome Alessia Rossi, è la moglie di Hernan Crespo. Sì, proprio l’attaccante argentino che quando vede la Roma si illumina (nel senso che segna praticamente sempre) e che un paio di giorni fa ha già annunciato di voler rispettare la tradizione col Parma: «Ma non è vero - si schernisce lei, in questi giorni in Francia - che lui ha un conto aperto con la Roma. Anzi, ha sempre avuto grande rispetto per i colori giallorossi».

    Solo in campionato però suo marito ci ha segnato sette volte.

    Sarà stato un caso, d’altronde lui ogni volta che scende in campo lo fa per fare gol. È il suo mestiere, però ci tengo a dire che non ha niente contro la Roma.

    Spesso i tifosi dicono che quando si gioca contro Crespo si parte già con un gol di svantaggio.

    Davvero? Gli farà piacere allora... Io, da romanista non sono poi così felice quando ci fa gol (testuale, ndr).

    Non ha cambiato la sua fede giallorossa nonostante suo marito non abbia mai indossato questa maglia?

    No, ci mancherebbe. Essere romanista è qualcosa che hai dentro, difficile da spiegare a chi non lo ha. Io sono nata a Milano, ma sono cresciuta all’Olgiata e sono sempre stata della Roma, anche se nella mia famiglia si tifava Inter.

    Lei ha conosciuto Hernan proprio qui a Roma,quando giocava nella Lazio.

    Sì, poi l’ho seguito ovunque. A Milano, in Inghilterra... Ma abbiamo conservato la nostra casa di Roma e appena possiamo torniamo lì, soprattutto perché c’è la mia famiglia. Io poi, in particolare, torno anche per un altro motivo.

    E cioè?

    Appena posso corro all’Olimpico a vedere la Roma. Sentire il nostro inno mi mette i brividi, quest’anno non voglio assolutamente mancare al derby.

    Verrà tra pochi giorni allora.

    Non credo, preferisco esserci quando è la Roma che gioca in casa.

    Come ha vissuto l’anno scorso lo scudetto sfumato? Il primo maggio a Parma lei andò allo stadio con la maglietta di Totti...

    Ci sono rimasta malissimo, devo dire che c’avevo davvero creduto, come tutti del resto. Per carità, sono stata contenta per gli amici di Hernan che giocano nell’Inter, ma io volevo che vincesse la Roma.

    A proposito di amici, suo marito è legatissimo a Nicolas Burdisso.

    Sì, confermo. Si conoscono da una vita, poi ai tempi dell’Inter hanno approfondito il loro rapporto. Mi sarebbe piaciuta la vittoria della Roma anche per lui, che è una persona straordinaria, così come la moglie. Purtroppo non li vediamo come vorremmo perché gli impegni di tutti sono tanti, ma facciamo sempre il tifo per loro.

    Domenica saranno rivali...

    Sarà un bello scontro allora.

    Chi vincerà?

    Non posso dirlo (ride, ndr). Diciamo che finirà in pareggio, anche perché tutte e due le squadre hanno bisogno di punti.

    Hernan le porterà qualche cimelio stavolta?

    Speriamo. Finora ho due maglie di Totti e una di De Rossi, vediamo domenica che succede.

    Lei però non sarà allo stadio.

    No, perché adesso sono in Francia per lavoro.

    Fidanzati dal 2002, sposati dal 2005, genitori di Nicole,6 anni,e Sofia,4 anni.

    Da un po’ di tempo anche imprenditori. Abbiamo entrambi la passione per i cavalli e siamo sponsor di un cavaliere, Gianni Govoni, che speriamo possa arrivare a traguardi importanti, magari alle Olimpiadi.

    Anche lei è un’atleta.

    Sì, faccio concorsi di salto a ostacoli, ma a livello minore.

    Lo sportivo di famiglia rimane Hernan quindi.

    Certo, e speriamo che lo sia ancora per molti anni.

    Quando smetterà di giocare tornerete a vivere qui?

    Non lo so, perché non abbiamo programmato nulla del futuro.

    Il momento in cui smetterà si avvicina, è inevitabile pensarci ogni tanto, ma non ci abbiamo ancora deciso cosa faremo. E io spero di vederlo sui campi da gioco ancora per molto, molto tempo.

    Un’ultima cosa: in passato, soprattutto due anni fa, si era parlato di un possibile trasferimento di Crespo alla Roma.

    Di concreto credo ci sia stato ben poco. Io, dal canto mio, posso solo dire che sarebbe stato bellissimo perché avrei unito insieme i miei due amori

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