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Tifosi allo stadio a luglio, il piano di Gravina. Ma Spadafora vuole lasciare fuori gli ultras

Tifosi allo stadio a luglio, il piano di Gravina. Ma Spadafora vuole lasciare fuori gli ultras

"Manca ancora un ultimo tassello: la partecipazione dei tifosi agli incontri. Spero sia possibile in tempi molto rapidi, mi auguro già ai primi di luglio". Gabriele Gravina ha le idee chiare sui prossimi passi da compiere per riportare il calcio alla normalità: riaprire gli stadi ai tifosi. L'edizione odierna de Il Corriere dello Sport ricapitola oggi il piano del presidente della Figc per consentire lo svolgimento delle gare di Serie A dalla metà di luglio (ultime 6-7 giornate di campionato) davanti agli spettatori.

CAPIENZA RIDOTTA, CLUB AL BIVIO - Come cinema e teatri, l'idea è quella di riaprire parzialmente gli impianti garantendo sempre il distanziamento sociale previsto dai protocolli anti contagio. L'idea ricalca quella espressa dal presidente della Juventus Andrea Agnelli, dal 10 al 25% della capienza degli stadi, ma questo fa sorgere un problema per tutti e venti i club di A, che hanno un numero di abbonamenti superiore al 25% dei posti disponibili: le società sarebbero quindi costrette a scegliere quali tifosi possano rientrare e la linea predominante sarebbe quella di privilegiare aree corporate e hospitality, venduti a sponsor insieme a servizi vip come catering e parcheggi. E i rimborsi per gli abbonati? Nessun club ha ancora provveduto perché con la riapertura degli impianti per le ultime giornate dovrebbe essere emesso un voucher solo per un certo numero di partite.

NO AGLI ULTRAS - C'è chi però rischia di essere escluso dal possibile ritorno allo stadio: gli ultras. Sia per questioni di sicurezza, perché nelle curve sarebbe impossibile per gli steward imporre il certe norme e vigilare sul loro rispetto, sia per la ferma contrarietà del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora: "Alla riapertura del calcio il tifo violento non avrà alcuno spazio" aveva dichiarato dopo la manifestazione del 7 giugno dei gruppi ultras e degli estremisti di destra al Circo Massimo. Possibile quindi che inizialmente le curve rimangano chiuse.

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