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  • Tifosi con Pastore:| 'Ma i fischi li meritavo'

    Tifosi con Pastore:| 'Ma i fischi li meritavo'

    • D.V.

    Il 'maleducato del calcio' con le parole ha lo stesso talento di quando tiene il pallone tra i piedi. Un altro si sarebbe sottratto a un impegno preso prima della sfida col Parma, durata per lui quarantacinque minuti e costellata da errori in campo e qualche fischio dagli spalti. Javier Pastore, invece, dopo l'allenamento di ieri si è goduto l'abbraccio della gente rosanero, una cinquantina di fan che lo hanno accolto da re, tra cori, applausi e flash di macchine fotografiche in un locale di via Autonomia Siciliana, l'Orient Express. E non si è nascosto dietro a un dito. 'I fischi di alcuni tifosi? È stato giusto così - ha spiegato il fantasista del Palermo - perché nelle ultime partite non ho giocato bene, mi servono da stimolo per tornare a grandi livelli. Il pubblico vuole il bene dei calciatori, e li spinge affinché rendano al massimo. Non sento particolari pressioni, sto bene, resto tranquillo e sono felice per il sostegno che mi è arrivato in questi giorni e adesso, qui, sotto forma di applausi e cori da parte di questi amici'.

    Accompagnato dal vicepresidente rosanero Guglielmo Micciché e dal dirigente Ricky Massara, Pastore è stato ben lieto di regalare un po' del suo tempo a un gruppo di amici tifosi, che non fanno riferimento a club o settori dello stadio: professionisti, impiegati, studenti, capitanati da due dipendenti dell'Enel di Palermo, Cettina Pellitteri e Salvo Varsalona. Una foto del derby con il Catania, in cui Pastore bacia la maglia, ha acceso la fantasia dei promotori dell'appuntamento di ieri. L'ingrandimento di quell'immagine è stata consegnata a El Flaco, che ha posato per tante foto, firmato autografi, risposto a qualche domanda dei tifosi, e assistito, in mezzo a loro, alla proiezione di un video di alcuni minuti, presente su YouTube e realizzato da Pietro Falanga: un condensato di gol, colpi balistici, dribbling e prodezze che ha scatenato l’entusiasmo dei presenti e reso lucidi gli occhi de El Flaco. 'Per me il calcio è questo - ha commentato Pastore - si può vincere o perdere, ma prima di tutto si deve pensare a divertire la gente'.

    Un bambino, Alberto Varsalona, 9 anni, ha fatto notare a El Flaco che a Barcellona le arancine... non ci sono. E il numero 27 rosanero, nel giorno di S. Lucia, ha svelato la sua passione per uno dei pezzi forti della gastronomia palermitana: 'Le arancine mi piacciono, anzi quando con voi ci saluteremo andrò a casa della famiglia della mia ragazza, dove ne stanno preparando tante... Resterò a Palermo anche nella prossima stagione, per il futuro si vedrà'. Un altro baby tifoso ha insistito sul versante... mercato. 'Anziché andare in grandi squadre che hanno vinto tutto - ha chiesto Francesco Turco, arrivato da Gela - perché non resti a Palermo e provi a vincere qualcosa qui?'. Un candore che non ha smontato il fenomeno Javier. 'Prima di arrivare qui - ha risposto - mi seguivano tante squadre, anche il Milan. Ho scelto una realtà in crescita, il Palermo, una squadra che può arrivare in alto, che mi ha permesso di crescere come uomo e calciatore e di partecipare ai Mondiali con la Nazionale argentina. Resto qui anche perché sono convinto che si possa vincere qualcosa'. Parole dolcissime, che hanno innescato altri applausi a scena aperta e ovazioni.

    (Giornale di Sicilia) 

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