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  • Tifosi del Bari:|'Paura di retrocedere'

    Tifosi del Bari:|'Paura di retrocedere'

    Amarezza e rabbia ma anche fiducia nella magistratura: è questo lo stato d'animo dei tifosi, a Bari e a Lecce. Uniti nella consapevolezza che l'inchiesta sul calcioscommesse ha fatto emergere una delle pagini più brutte che si possano ricordare nel mondo dello sport. La notizia degli arresti di oggi tiene banco sui siti internet, nei bar, nelle piazze della Puglia. "Sono un garantista, ma se gli addebiti dovessero rivelarsi veri - spiega Roberto Maffei, in passato uno dei leader di Bari della curva nord - saremmo al declino più totale. La città da alcuni anni a questa parte è nota in Italia solo per inchieste giudiziarie. E noi baresi iniziamo ad essere stanchi di questa rappresentazione".
    Sui siti del tifo biancorosso il sentimento dominante è un misto di incredulità e paura per le possibili sanzioni che rischierebbe il club nel caso in cui la giustizia sportiva ne sanzionasse la responsabilità oggettiva per le combine. Qualcuno invita i tifosi "a risparmiarsi la lettura dell'ordinanza" per non accrescere la delusione, altri immaginano che il destino del club, dopo l'inchiesta sarà "la retrocessione in Lega Pro". Altri tifosi ancora, dopo aver letto dell'invito che gli ultras avrebbero rivolto a Gillet e Masiello per "perdere contro Cesena e Samp" hanno manifestato la volontà di non andare più in curva nord. In mattinata i capi ultras del Bari hanno appreso la notizia dell'arresto di Andrea Masiello, Fabio Giacobbe e Giovanni Carella mentre erano in auto diretti verso Manfredonia (Foggia), dove si stavano per celebrare le esequie per Franco Mancini, che aveva difeso la porta biancorossa per tre stagioni. "Non commentiamo queste novità, vogliamo aspettare la fine del lavoro dei magistrati", ha tagliato corto Alberto Savarese.

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