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  • Tifosi della Roma euforici: con Super Totti e Garcia questo è un anno magico

    Tifosi della Roma euforici: con Super Totti e Garcia questo è un anno magico

    • Angie Borromeo

    Un bellissimo regalo di compleanno per Capitan Totti. La sua Roma svetta solitaria al primo posto in classifica, dopo cinque vittorie consecutive, tra cui il derby con la Lazio, staccando di due punti Inter Juve e Napoli. Una svolta epocale, mai verificatasi prima, tanto da farne un record storico.

    Sembrano ormai sepolti gli incubi del passato, dal passaggio, non poco traumatico, del club dalla famiglia Sensi al gruppo americano, ai balletti dei tecnici che si sono alternati, dai cori di protesta dei tifosi sia sugli spalti sia a Trigoria alle divisioni dello spogliatoio e ai nervosismi in campo, sino alle lacrime del capitano nel derby della scorsa stagione dopo l’amara sconfitta.

    Il merito della rinascita della Roma è certamente del nuovo tecnico, il francese Rudi Garcia, che sul primato ha dichiarato, subito dopo la gara contro la Sampdoria: “cinque vittorie consecutive ad inizio campionato per il record? Io spero di farlo alla fine campionato!” 

    Un uomo concreto, ambizioso, tenace. Ne sanno qualcosa in quel di Lille, che, in pochi anni, sotto la guida di Garcia, hanno vinto tutti i titoli nazionali, qualificazione in Champions, senza disporre di un top-player, ma di una rosa giovane e talentuosa. 

    Dopo anni di amarezze, finalmente un tripudio di gioia per i tifosi romanisti che abbiamo voluto avvicinare per chiedere cosa sta accadendo alla Roma, che non era tra le squadre favorite, per ottenere questo successo e se il merito è proprio tutto del nuovo tecnico.   

    Simone vive in provincia di Varese, è tifoso romanista dalla nascita grazie al padre di origini romane che gli ha trasmesso la passione per i colori giallorossi. “ Noi romanisti siamo poco abituati a vincere e rischiamo di farci prendere subito dall'entusiasmo della vetta. Diciamo che siamo partiti bene e chi ben incomincia è a metà dell'opera. I meriti secondo me vanno in buona parte all'allenatore che ha saputo ridare un’anima a questi calciatori, ha portato serenità e, soprattutto, semplicità.Questo è mancata alla Roma degli ultimi anni, la semplicità”. 

    Quando Rudi Garcia è arrivato alla Roma, voi tifosi pensavate che vi avrebbe portato così in alto già alla quinta di campionato?

    “No, nessuno se lo aspettava. Anche io sinceramente non avrei mai  pensato ad un approccio così positivo da parte di questo Rudi Garcia che non conoscevo, come tanti altri tifosi. Certo aveva vinto il doppio titolo in Francia, ma anche Blanc ha vinto in Francia e con il PSG non mi sembra stia facendo bene. E’ la più bella sorpresa di questo inizio di campionato. Ora però ho piena stima per Garcia. Se penso che ci stavamo per prendere Blanc o Allegri, mi vengono i brividi (sorride)”.

    Come tifosi, avete preparato qualche inno per la Roma capolista? 

    Gli inni della Curva sono sempre espressioni di amore verso i colori. Questo ci contraddistingue ormai da anni dagli altri,  quindi sono stornelli d’amore per la magica Roma. In realtà, siamo scaramantici, preferiamo non cantare inni per esultare sui risultati”.

    Vuoi fare gli auguri al tuo capitano? 

    “Semplicemente: razie, Capitano. Nessuno può capire cosa sia Totti per la Roma. Le altre squadre non lo capiranno mai. Totti è una cosa nostra, Totti è Roma e Roma non sarà mai di nessuno se non dei romanisti. Auguri Capitano”.

    Massimo Neri è nato e vive a Roma e da quando è nato il suo cuore batte solo per la maglia giallorossa. “ Finalmente la Roma ha acquistato un allenatore vero e giocatori affermati. Si vince con l’esperienza e la grinta. E in questi due ultimi anni, seppur avevamo una bella squadra, non era però altamente competitiva”.

    A quali giocatori affermati ti riferisci? 

    “Mi riferisco a Maicon, un giocatore che ha vinto tanto, che sa come si vince. Mi riferisco a Strootman, un giocatore da sempre perno dell’Olanda. Mi riferisco a De Santis un portiere di elevata esperienza, uno che comanda la difesa. Abbiamo buttato due anni pensando di costruire una squadra fatta solo di giovani, belle speranze, ma finalmente ora si è capito che bisogna avere nella rosa anche campioni internazionali”.

    Un altro tifoso mi diceva che non avete preparato inni di esultanza per il primo posto perché siete scaramantici. Sarà, forse, che non ci credete fino in fondo o per altri motivi.

    “Il primo posto di ottobre non conta nulla, conta essere primo a maggio e il romanista sa che quest’anno non sarà per noi. Ma per ora ci godiamo questo meritatissimo primato e speriamo che sia un inizio di qualcosa di più grande”.

    L’anno scorso, i laziali hanno percorso le vie di Roma rappresentando in maniera grottesca il vostro funerale, per la doppia sconfitta nel derby. Quest’anno il primo derby lo avete vinto voi, pensate di ricambiarli a fine campionato?

    “I laziali dimenticano che nel 2001 erano già stati da noi tumulati a causa dello scudetto strappato dalle loro maglie. Di norma, un morto non può resuscitare. Premesso ciò, non abbiamo bisogno di rispondere alla stessa maniera, la storia parla chiaro: tra noi e loro c’è una differenza abissale, come il giorno e la notte”.

    Oggi a Trigoria i tifosi per festeggiare il Capitano hanno preparato una torta con la dedica “Totti caput Mundi”. Vuoi fare un tuo personale augurio al Capitano?

    “Assolutamente si. Auguro al mio capitano il meglio possibile. Un giocatore che oltre ad essere il più grande di sempre sul campo è anche un grande uomo fuori dal campo. E quando hai persone simili di fronte non puoi che dire: Grazie di esistere. E un giorno potrò dire: Ho visto giocare Francesco Totti”.

    Romeo Valente nasce e vive a Roma, da sempre tifoso giallorosso, non era entusiasta dell’arrivo del tecnico francese: “Quando è arrivato ha creato malumori, anche io personalmente e sinceramente ero rimasto molto freddo a attonito su Garcia. Forse c’era il ricordo della brutta stagione che ci influenzava e ci rendeva diffidenti. Ma a Roma, appena arrivano i risultati dimentichiamo presto. Oggi è uno di noi. Garcia ha il merito di aver dato sicurezza nei propri mezzi ai giocatori. Sin’ora era mancata quella grinta che ti fa arrivare primo sul pallone, sempre e comunque. Per fare un esempio pratico, il gol di Benatia o l’intervento di De Rossi su Emerson nel derby.”.

    Come mai c’erano malumori all’arrivo del tecnico ex Lilla?

    “Diciamo che dopo la finale di Coppa Italia ci si aspettavano grandi acquisti, allenatore compreso, per riscattare il campionato precedente. Sinceramente Garcia non era uno dei nomi altisonanti che ci si aspettava e questo ha dato molto fastidio i tifosi. Ora chiaramente ci ha dimostrato il suo valore per i motivi che ho detto prima”.

    Garcia predilige un modulo offensivo che piace tanto al capitano. Nel tridente offensivo chi vedresti meglio accanto a Totti?

    “I più adatti sono Gervinho e Florenzi,  perchè riescono anche a fare una fase di copertura, che invece Liajc  non può garantire. Direi che Liajc dovrebbe fare turn over, preferendolo nelle gare in casa. Approfitto per augurare al mio grande capitano 100 di questi campionati!

     

     

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