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  • Torino, Cairo: 'Mihajlovic? Non c'era rapporto. Potevo esonerarlo due mesi prima. Su Tommasi e la FIGC...'

    Torino, Cairo: 'Mihajlovic? Non c'era rapporto. Potevo esonerarlo due mesi prima. Su Tommasi e la FIGC...'

    Il presidente del Torino Urbano Cairo è tornato sull'esonero di Sinisa Mihajlovic, ai microfoni di Tutti Convocati, su Radio 24: "Mihajlovic dice che non l'ho chiamato? Capisco che potesse avere questo desiderio, chi lo chiama è relativo, il rapporto ce lo aveva con Petrachi. Poteva dire piuttosto che Cairo poteva esonerarlo due mesi prima e non lo ha fatto. Non è da lui avere queste rimostranze"

    SULLA CANDIDATURA ALLA FIGC - "Le cose personali non sono importanti, ci possono essere persone valide indipendentemente da Urbano Cairo o altri ancora. Quello che dico io è che ci sono altre persone valide e noi dobbiamo continuare affinché queste persone possano essere incaricate del lavoro impegnativo e notevole di mettere a posto il calcio italiano, che si fa passo passo, giorno per giorno. Molte volte le persone vanno gestite, e magari gli uomini giusti ci sono stati, ma semplicemente non stanno facendo le cose giuste perché non sono guidati bene."
     
    SULLA LEGA - "Non si sono fatti grandi passi avanti sicuramente per quel che riguarda noi Lega, dovremmo fare un passo avanti importante che è quello di nominare nostri organi di governo il presidente e soprattutto l'amministratore delegato che nella concezione nuova dello Statuto dovrebbe essere quello che gestisce la Lega e cerca di fare qualcosa di nuovo e di migliore per il calcio italiano rendendolo  molto più appetibile in Italia, ma anche all'estero e quindi quel salto di qualità dal punto di vista anche dei valori di fatturato, meramente di fatturato, per quel che riguarda i diritti televisivi italiani ed esteri che ci consentano di avere risorse in più per migliorare tutto il sistema calcio.  Abbiamo fatto un lavoro come commissione per cercare l’AD direi piuttosto buono e siamo arrivati a tre soggetti, ognuno di loro potrebbe essere il soggetto giusto. Manca un’indicazione del presidente perché l’altra commissione non l’ha data e lì se dessimo una spinta avanti veloce faremo un grande balzo avanti"

    SUL TORINO - "Siamo in un momento di confusione, ma a volte dalla confusione nascono anche dei momenti di rinascita e di rinnovamento  molto positivi, a volte quando si tocca il fondo, come oggi secondo me stiamo toccando, credo che si possa poi risorgere e riemergere e fare le cose nella maniera migliore”.
     
    SU TOMMASI - "Tommasi lo stimo è una persona per bene un ragazzo serio, con le idee chiare, non credo che lo voterei, ma comunque certamente potrebbe contribuire anche lui a migliorare le cose. Credo che si possa votare tranquillamente un ex calciatore nel momento in cui l'ex calciatore ha quelle capacità diciamo dirigenziali e manageriali che sono fondamentali per un bravo presidente della FIGC, perché noi cerchiamo oggi un bravo presidente che possa fare delle riforme importanti per ridare al calcio italiano quello che è giusto che abbia. io non ho preclusioni per nessuno, la preclusione è su persone che non abbiano le qualità ma se ci fosse un calciatore talmente bravo da dimostrare quelle qualità io lo voterei subito non è un problema di essere un calciatore. Il prossimo presidente deve avere anche la capacità politica di unire le varie componenti perché oggi credo che non si faccia e non si possa governare il calcio italiano a colpi di maggioranza del 51%, ma ci voglia sicuramente una adesione molto più ampia."

    SU LOTITO - "Se si candida? Secondo me no. L'ho detto chiaramente nella assemblea di venerdì, l'ho detto l'ho detto a tutti i colleghi presidenti e l'ho detto anche a lui, gli ho detto ‘sei bravo a fare il presidente della tua squadra, sei bravo come imprenditore, hai fatto buone cose ma per pensare e per fare il bene comune ci vogliono persone diverse, con attenzione e con attitudini diverse, che secondo me tu non hai e quindi io non ti voterò. Se uno pensa alla Lega Italiana negli ultimi, 5, 6 o 7 anni Lotito è stato pesantemente coinvolto nella gestione della lega, pur essendoci un presidente che era Beretta, ma lui era assolutamente a sostegno e la lega italiana negli ultimi 5 anni ha perso moltissimo rispetto a come era"

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