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  • Torino, Cairo: 'Nkoulou? Nessuna promessa da parte mia, Verdi un mio pupillo'

    Torino, Cairo: 'Nkoulou? Nessuna promessa da parte mia, Verdi un mio pupillo'

    • Andrea Piva
    Durante la conferenza stampa di presentazione di Simone Verdi, il presidente del Torino Urbano Cairo ha risposto a Nicolas Nkoulou, dopo che il difensore ha parlato a L’Equipe. 

    “Nkoulou è arrivato due anni fa e non ho nemmeno trattato io l’operazione, mi è stata prospettata l’idea e ho accettato di prenderlo in prestito con diritto di riscatto. Dopo la prima stagione il procuratore mi ha parlato della possibilità di andare al Siviglia, io ho detto invece che avrei voluto tenerlo e riscattarlo. Sembra che il direttore sportivo di allora (Petrachi, ndr) abbia promesso la futura cessione ma a me non è mai stato detto. Ma non c’era nessuna parola da parte mia, io avevo intenzione di tenerlo e l’ho tenuto. Non potevo cedere un giocatore a squadre concorrenti al Torino, soprattutto a fronte di offerte che non corrispondono al suo valore. Sentirlo dire che non c’era con la testa prima di una partita importante ha fatto male, ora un professionista come lui deve fare le cose che vanno fatte. Avendo un allenatore della qualità di Mazzarri l’obiettivo è di mantenere la rosa intatta, aggiungendo quello che mi ha chiesto, come Simone Verdi, per fare un campionato importante, di qualità”. 

    Poi su Verdi: “Definire Verdi una ciliegina è riduttivo. Lo conosco dal 2011 co Ventura, esordì ad Ascoli procurandosi un rigore. La trattativa per Verdi è andata a buon fine intorno alle 20, poi ci sono alcuni adempimenti burocratici che richiedono più tempo. Alla fine siamo riusciti a tre minuti dalla fine a formalizzare tutto. Lunedì ci siamo visti con Giuntoli intorno alle 15, nel giro di due o tre ore abbiamo trovato l’accordo. Ho sentito anche il mister per condividere questo fatto”.

    Verdi è sempre stato il mio pallino - ha poi continuato Cairo - Mi sono dispiaciuto nel dover dare la seconda metà del suo cartellino allora, mi fa piacere aver ripreso Simone con noi, era un obiettivo che avevamo da inizio mercato, col mister si era parlato di questa possibilità ad aprile e maggio, per noi era il giocatore per il tipo di gioco di Mazzarri. Si muove tra le linee, che usa il destro e il sinistro, in una partita ha fatto due gol su punizione, uno di destro e uno di sinistro”.

    Cairo è poi tornato a parlare della trattativa con il Napoli: “Abbiamo cercato di accelerare col Napoli, ma il Napoli voleva essere sicuro di avere giocatori per rimpiazzarlo. Ho rapporti eccellenti con De Laurentiis e con Giuntoli. Nel 2016 c’era stata una trattativa tosta per Maksimovic, ma direi che abbiamo chiarito tutto”. 

    Infine sugli obiettivi: “Dobbiamo dimostrare sul campo di mantenere lo stesso rendimento, non voglio fare voli pindarici. Per l’attacco certamente è molto qualitativo, avete visto ieri Belotti cosa ha fatto. Zaza ritrovato, Berenguer che ha fatto gol anche domenica scorsa, Falque che ha fatto bene con noi e poi Millico, rimasto qui. Direi che l’attacco è buono e l’innesto di Simone è importantissimo”. 

    Poi sulle sue operazioni: “Quest’anno abbiamo speso circa 38 milioni (considerato che per Verdi si tratta di prestito con obbligo di riscatto), mentre per le cessioni si parla di 23 milioni. Nel totale nei due anni, considerata anche la scorsa stagione, abbiamo uno sbilancio di 50 milioni (35 lo scorso anno e 15 quest’anno)”. 

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