Torino, Cairo:|'Non vendo Ogbonna'
«Bastava un gol per alzare la coppa, ma questo non rovina la festa e il lavoro di undici mesi: abbiamo vinto il campionato in anticipo e siamo sempre in testa alla classifica». Giampiero Ventura accetta il pareggio di Bergamo con filosofia e soprattutto richiama i meriti del Toro, anche se un velo di amarezza resiste per l’occasione sciupata. «Abbiamo battuto ogni record mondiale per palle-gol create e non sfruttate – commenta il tecnico -: è mancata un po’ di cattiveria lì davanti, però onore al Pescara che ha meritato questo primo posto. L’unico vero dispiacere è l’infortunio di Suciu».
Il Toro da oggi è in vacanza e pensa a costruire la squadra per la prossima stagione («Abbiamo gettato le basi per il nostro futuro», dice Ventura), cercando di ripartire da Ogbonna. «Angelo vale 20 milioni – ha spiegato Cairo al programma “La Zanzara” di Radio24 -, ma io non lo voglio vendere». Neanche alla Juve, che ritroverà il prossimo anno nel derby e su cui si è pronunciato per la vicenda delle tre stelle. «Allora anche noi dovremmo avere un ottavo scudetto – riflette, riferendosi al tricolore revocato del 1927 -: potrei anche starci, basta che ci diano quello scudetto». Il presidente, poi, conferma le sue simpatie rossonere: «Fino al 2005 ero al 50% tifoso del Milan e al 50% del Torino, perché avevo una grande ammirazione per Rivera, poi da quando sono diventato presidente sono al 100% torinista».
