Calciomercato.com

Torino e Verona è follia pura: un affresco che è propaganda di questo sport

Torino e Verona è follia pura: un affresco che è propaganda di questo sport

  • Gian Paolo Ormezzano
    Gian Paolo Ormezzano
Il calcio è molto probabilmente uno degli sport più poveri del mondo quanto a gesti atletici e regolarità di esiti. Il calcio è sicuramente uno dei giochi (sportivi nel senso di impegnativi per i muscoli) più belli del mondo se bellezza è imprevedibilità, follia, anche assurdità. Il Torino a Verona conduceva per 3-0 al 24' della ripresa, era tutto facile, mai Zaza e Verdi avevano giocato così bene (e insieme), mai Berenguer era stato così maturo in campo dopo tanto promettere, mai Ansaldi era stato se stesso, cioè un grande colpevole soltanto di non farsi bene pubblicità, mai Sirigu aveva avuto così poco da fare, neanche un miracolino. Il "Bentegodi" era cheto di mortificazione.

E' finita 3-3 e per poco il Verona non faceva 4-3, e si sarebbe portato via tutto senza rubare nulla. Il taccuino del giornalista che pure credeva di averne viste tante e anzi già di averle viste tutte è pieno di sgorbi inutili, la partita non è da raccontare, men che mai da capire. Mazzarri che allena il Toro e ha fama di difensivista ha messo in campo ad un certo punto Belotti al rientro (28', per Berenguer) con Zaza e adesso verrà accusato di offensivismo superfluo. Juric che viene accusato di flemma eccessiva è riuscito a trasmettere nei suoi il senso ardente della possibilità di un miracolo, anche se meriterebbe il plauso dei competentoni per l'idea di mandare in campo nel secondo tempo Verre e Stepinski, decisivissimissimi, per De Carmine e Zaccagni. Alla fine si abbracciavano tutti, del Verona e del Toro e delle panchine e della manutenzione campo, mescolatissimi, come usciti reduci da uno tsunami più divertente che terrificante.

Fra le assurdità sentimentali del calcio, c'è pure questa: i tifosi del Toro (che chissà perché ieri era in bianco, nessun problema cromatico con i gialloblù del Verona) sono delusissimi di un solo punto a Verona dove pure gioca una squadra vera e forte, quelli del Verona pensano che se miracolo c'è stato lassù ci si poteva sforzare un po' di più, e non sarebbe stato peccato iconoclastico. I patiti dal Var possono discutere il rigore che ha dato al Verona il primo gol, realizzatore Pazzini appena entrato. Bremer in area ha toccato di spalla e (poco) braccio, non ha allargato il volume del corpo con un arto superiore, si è pure voltato per non saper bene cosa accadeva, e La Penna, arbitro peraltro bravo sempre, è andato al Var dopo un bel po'. Però ormai quei rigori ci stanno eccome, e poi nessuno del Toro si è preoccupato e men che mai ha protestato: era il 24', 3-0 o 3-1…

Partita ideale per la propaganda del calcio-show nel quinto e sesto mondo, vedete quanto è bello e matto e alla fine magari giusto. Partita da follie per gli scommettitori, anche a gioco in corso (ci sono, ci sono…). Partita dove dire dei gol sembra sciupare l'affresco con i particolari, però si deve. Cominciando da un non gol, quello tolto dal Var al Toro al 26', la palla calciata da Rincon dal fondo per il tiro di Berenguer era fuori, di un centimetro ma fuori. Poi al 34' l'1-0, Berenguer per Ansaldi e un bel diagonale. Cambi diciamo rituali, fisiologici nella ripresa, Belotti sempre in panchina, Berenguer in gol da solo, il "faso tuto mi" veneto, al 9'. E al 16' Ansaldi bel tiro su palla pervenutagli dopo un corner, Silvestri imperfetto, 3-0, fatta anzi fattissima.

Invece tocca al Verona: detto del rigore per l'1-3, ecco il vecchio Pazzini che si inventa un tiro, Sirigu e palo e Verre che irrompe e 2-3. Mancano 14' ai 90, il 3-3 è di Stepinski al 39', ma la dinamica dice no. E c'è pure un allungo di Stepinski che solo manda fuori per caso. Tutti hanno corso molto, Rincon e Amrabat se la sono ringhiata addoso in tanti scontri. Kumbulla ha penato con Zaza ma era anche uno Zaza "issimo". I difensori di colore del Toro ne hanno fatte di un po' tutti ii colori e non è una battuta. A spiluccare la partita si trovano tante cose. Ma un 3-3 così immerge il calcio nella sua follia peraltro onesta e sommerge ogni ipotesi.

IL TABELLINO


Hellas Verona-Torino 3-3 (primo tempo 0-1)

Marcatori: 36’ p.t. Ansaldi, 9’ s.t. Berenguer, 16’ s.t. Ansaldi, 25’ s.t. Pazzini, 36’ s.t. Verre, 38’ s.t. Stepinski 

Assist: 36’ p.t. Verdi, 25’ pazzini su rigore, 38’ s.t. Faraoni

Hellas Verona (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Amrabat (18' s.t. Pazzini) Veloso, Lazovic; Zaccagni (1' s.t. Verre) Pessina; Di Carmine (1' s.t. Stepinski). All. Juric.

Torino (3-4-2-1): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; Aina, Baselli (38' Meite), Rincon, Ansaldi; Berenguer (30' s.t. Belotti) Verdi (34' s.t. lukic) , Zaza. All. Mazzarri.

Arbitro: la Penna

Ammoniti: 35’ p.t. Amrabat (HV), 40’ p.t.Gunter (HV), 8’ s.t. Bremer, 20’ s.t. Veloso (HV)

Altre notizie