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  • Torino, Mazzarri: 'Italia? Belotti ha accusato la mancata convocazione'

    Torino, Mazzarri: 'Italia? Belotti ha accusato la mancata convocazione'

    • Andrea Piva
    La corsa del Torino, dopo il ko di Bologna, riparte da Firenze, lo stadio in cui in serie A i granata non vincono dal '76. Una sfida delicata, la prima di una settimana che vedrà la squadra di Mazzarri scendere in campo tre volte in sei giorni. Così l'ha presentata Mazzarri: “La Fiorentina l’abbiamo già incontrata due volte, abbiamo visto che sono un’ottima squadra, sono giovani e corrono. Quello di Firenze è un campo molto caldo e noi tra l’altro abbiamo una tradizione poco positiva”, ha ricordato il tecnico. “Oltretutto per loro le partite non finiscono mai, per questo noi dovremo essere attentissimi e fare un’ottima gara”. 

    Sul lavoro durante la sosta per le Nazionali: “Quando i miei giocatori vanno in nazionale sono contento per loro, dal punto di vista del lavoro del gruppo però abbiamo iniziato a lavorare solo questo mercoledì. E’ quasi una settimana più corta, ma questo vale per tutti”. 

    Su Belotti: “Per noi Belotti è fondamentale. Con il Bologna si è impegnato come con il Frosinone, è stato meno brillante in fase di realizzazione, di solito le occasioni che avuto le realizza. Speriamo che domani la partita sarà diversa negli episodi anche per Andrea. Magari ha subito un po’ il contraccolpo della non convocazione, stavolta magari se lo aspettava. Questa settimana ha lavorato bene, se il suo problema fosse stato quello credo che ormai l’abbia smaltito”. 

    Sulle scelte di formazione, spesso in base anche al momento di forma dei calciatori: “Di giocatori più titolari di altri ce ne sono pochi, gli altri hanno ruotati un po’ a tutti. Bisogna pensare anche che si gioca in quattordici, a volte alcune scelte che ho fatto le ho fatte anche pensando a chi poteva dare di più entrando dalla panchina. A parte la partita contro il Bologna, in quest’ultimo periodo questo atteggiamento ci ha fatto fare bene. In questa settimane con tre partite avrò bisogno di tutti i giocatori”. 

    Su Falque: “Sapeva anche lui che non era brillantissimo. E’ un ragazzo eccezionale, importante anche nello spogliatoio. Quest’estate è uno dei giocatori che è rimasto, io ero stato chiaro dicendo che in due avrebbero giocato gli altri sarebbero stati fuori ma che tutti sarebbero stati alla pari. Lui lo ha accettato e ha dato anche l’esempio ai compagni”.

    “L’assenza di Chiesa? Anche se non dovesse giocare lui la Fiorentina ha attaccanti come Simeone e Muriel, quando manca un campione i compagni magari tirano fuori il meglio per dimostrare di essere anche loro protagonisti".

    Sull'importanza di partire bene a Firenze, in vista della settimana ricca di impegni: “Sono tutte partite importanti, domani partiranno in undici e entreranno tre, dobbiamo fare quello che facevamo prima di Bologna. Di certo sono tre partite che possono indirizzare il campionato in un modo o nell'altro anche se poi ci saranno comunque altre sette partite e ventuno punti sono tanti. Dobbiamo fare bene a partire da domani anche per questo”.

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