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  • Torino: pace coi tifosi dopo il ko di coppa Italia

    Torino: pace coi tifosi dopo il ko di coppa Italia

    • A.S.

    Prove di riappacificazione tra il Toro e la sua gente. Ieri pomeriggio, col ritorno della squadra in Sisport, hanno assistito alla prima seduta 'cittadina' di questa stagione circa 600 tifosi. I primi fischi di delusione raccolti sabato sera contro il Pescara si sono trasformati già in applausi, un chiaro sostegno alla squadra che cancella anche solo parzialmente la rabbia per la sconfitta in Coppa Italia, senza dimenticare, ma voltando pagina insomma. 
     
    APPLAUSI - Ecco allora che all’ingresso in campo, attorno alle ore 17, la squadra è stata accolta dagli applausi convinti dei tifosi, senza particolari incoraggiamenti 'ad-personam'. Nei ritiri precampionato di Bormio e Mondovì, tra i più acclamati e coccolati dal pubblico c’era no sempre capitan Glik e D’Ambrosio: ieri i tifosi hanno badato più alla squadra che ai singoli. Qualche critica, o almeno perplessità, è stata invece espressa in tribuna nel chiacchiericcio della gente: il 3-5-2 e il vecchio 4-2-4, senza dimenticare il 4-3-3, sono l’argo­mento tattico principale dei tifosi- allenatori del Toro. C’è chi rimpiange il sistema di gioco precedente, chi invocava un cambiamento ed ora è pentito e chi, più semplicemente, si limita a dire che Ventura sbaglia. E nel frattempo, tra una telefonata e l’altra del ds Petrachi, lo stesso dirigente si è intrattenuto per qualche minuto a colloquio con l’allenatore. 

    PROVE DI FIDUCIA - Tribuna ed allenamento a parte però, al termine della seduta la squadra prima di lasciare il centro sportivo di corso Unione Sovietica si è soffermata a firmare auto­grafi e scattare qualche foto con i tifosi presenti. È una prassi, questa, che diventerà comune per tutto l’anno: porte aperte al martedì (mattina dopo le sfide in casa, pomeriggio dopo le trasferte) e passerella granata al termine dell’allena­mento. Lo ha confermato ieri la società con una nota apparsa sul proprio sito Internet ufficiale. Tra i più gettonati per foto e autografi c’erano gli idoli del campo di gioco (Glik, D’Ambro­sio e Immobile), sebbene questa carrellata non abbia risparmiato proprio nessuno. Avvicinandosi alla gente, non è mancato per qual­che giocatore un incitamento particolare, come per Farnerud, che ha ricambiato con un saluto generico, in attesa che anche il campo (e il tempo) possa dargli ragione.

    (CronacaQui Torino)


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