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  • La penale da 900 mila euro, l'ira di Cairo: Torino-Roma, la 'guerra fredda' può finire. A una condizione

    La penale da 900 mila euro, l'ira di Cairo: Torino-Roma, la 'guerra fredda' può finire. A una condizione

    • Andrea Piva
    “Vi rivelo una cosa: la Roma non potrebbe nemmeno contattare i nostri giocatori. C’è un impegno scritto con il club giallorosso: per ogni nostro calciatore che contattano, devono pagare una penale di 900 mila euro”. A pronunciare queste parole, la scorsa estate, era stato Urbano Cairo, pochi giorno dopo che era scoppiato il caso Nicolas Nkoulou (il difensore si era autoescluso dai convocati per alcune partite per forzare la sua cessione). Ma perché Torino e Roma avevano firmato un impegno scritto, con tanto di penale, che vieta contatti con i giocatori dell’altra squadra? A causa di Gianluca Petrachi. O meglio, a causa del modo in cui il dirigente aveva detto addio al club granata per trasferirsi nella Capitale. Se il direttore sportivo, come sembra, lascerà i giallorossi, tra le due società potrebbe essere siglata la pace. 

    LA ROTTURA CON PETRACHI - Ma andiamo con ordine. Circa anno fa sono iniziate a circolare le voci di un possibile passaggio di Petrachi dal Torino alla Roma: il diretto interessato avrebbe inizialmente sempre negato l’esistenza di una trattativa con i giallorossi. Come sono poi effettivamente andate le cose è noto a tutti: a inizio giugno, quando era ancora sotto contratto con il club granata, il ds fu pizzicato all’aeroporto di Fiumicino insieme all’amministratore delegato Guido Fienga, mentre tornava da un summit a Madrid con il tecnico Paulo Fonseca. Da lì è nato un braccio di ferro tra Torino e Roma - con Cairo che ha lasciato partire il dirigente solamente dopo aver avuto in cambio due calciatori della Primavera dai giallorossi - che ha avuto anche ripercussioni sul mercato: il patron granata non ha infatti voluto intavolare trattative con il suo vecchio dirigente. 

    POSSIBILE PACE - Negli anni precedenti Torino e Roma avevano portato a termine diversi affari tra loro: Adem Ljajic, Iago Falque, Leandro Castan, Juan Iturbe e Umar Sadiq si sono trasferiti tutti dalla Capitale al Piemonte, Bruno Peres aveva invece fatto il percorso inverso. Se Petrachi dovesse effettivamente lasciare la società giallorossa, i due club potrebbero tornare ad avviare trattative: la fine della guerra fredda dipende da colui che l’ha provocata. 

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