Calciomercato.com

  • Getty Images
    Torino, Vanoli: "Conte mi ha aiutato a crescere, il fuoriclasse del Napoli è lui"

    Torino, Vanoli: "Conte mi ha aiutato a crescere, il fuoriclasse del Napoli è lui"

    • Andrea Piva
    Alla vigilia di Torino-Napoli, il tecnico granata, Paolo Vanoli, ha presentato così la partita in conferenza stampa: ”Abbiamo lavorato bene questa settimana, abbiamo recuperato anche Sanabria che aveva avuto un piccolo fastidio. Siamo a pieno regime. Manca solo Ilic che è in fase di recupero". 

    Arriva il Napoli primo in classifica, come si prepara la partita?
    “Il Napoli è una squadra in forma, ha costruito una squadra partendo dal suo fuoriclasse che è l'allenatore. Hanno aggiunto giocatori come Lukaku, che ha iniziato a vincere con Conte all'Inter, ma anche McTominay che è arrivato dal Manchester United. Hanno poi in panchina giocatori che sarebbero titolari in tanti in classifica. Il primo posto se lo meritano perché so come lavora Conte, il primo posto se lo meritano". 

    È per lei la prima volta contro Conte, che è stato il suo maestro, che emozione prova?
    "Il mister Conte è stato importante per me per il mi processo di crescita. Domani incontrerà anche le persone del suo staff con cui ho lavorato per anni. Un'altra persone importante per il mio processo è Lele Oriali. Oltre a quello che mi ha potuto insegnare, conta anche l'aspetto umano, il rapporto di amicizia che ho con lui, con la famiglia, anche la moglie mi ha dato una mano quando sono arrivato a Torino. Poi, quando l'arbitro fischia il calcio d'inizio, le emozioni passano. Come dice lui, quando inizia la partita di diventa nemici".

    Qual è il punto debole di questo Napoli?
    "Difficile trovare un punto debole in una squadra come il Napoli. E' la squadra che corre più di tutti, noi dovremo cercare di essere al loro pari su questo aspetto, a livello tattico dovremo essere molto attenti e preparati. Il mister ha fatto vedere qualcosa di diverso, non solo interpretando il 4-3-3. Sta sperimentando anche un un 4-2-2-2 che per le caratteristiche dei suoi giocatori gli ha dato tanto. Durante la partita dovremo essere bravi a capire tutte le situazioni". 

    La squadra arriva dal pareggio contro il Monza, come l’ha trovata in settimana?
    "Non era il risultato che volevamo, infatti ho visto i ragazzi arrabbiati e delusi da questo. Ho visto anche una squadra che ha cercato a tutti i costi di arrivare al risultato. I momenti difficile ci devono aiutare a crescere. Domani è difficile ma non impossibile". 

    Cosa pensa di essere riuscito a rubare a Conte negli anni in cui ha lavorato insieme? 
    "Quando stai insieme quattro anni a un allenatore vincente, capisci il dettaglio. Lui mi ha fatto capire che il lavoro, la perfezione, la resilienza. La sua capacità più grande è quella di rendere una squadra forte, umile e resiliente. Questi sono gli aspetti che più mi hanno colpito. Sono sempre stato una persona molto attenta, ho fatto con lui il collaboratore ma cercando di capire se potevo immaginare quello che pensava lui. Poi quando si iniziano i percorsi sei da soli, lavori con il tuo staff e cerchi di far passare le tue idee. Io e Antonio siamo entrambi del segno del Leone, a volte c'erano dei contrasti ma quelli che ti fanno crescere. Dopo che ho iniziato la strada ho cercato di inserire le nostre idee". 

    Hai studiato qualcosa di particolare dal punto di vista tattico per domani?
    "Quando incontri squadra di queste spessore, strutturate e fisiche come il Napoli, non puoi pensare di essere sempre nella loro metà campo. Dobbiamo difendere anche con le unghie, essere umili, avere la forza e la volontà che ci ha contraddistinto nella prima parte del campionato". 

    In una settimana come quella che è stata, è meglio chiudersi in una sorta di bolla o respirare anche le critiche?
    "No, io non sono venuto qua per proteggere qualcosa, sono venuto qua per unire. Ci dobbiamo prendere delle responsabilità insieme, come squadre, come club. Noi dobbiamo conquistare i tifosi. Non sarebbe giusto chiudersi in una bolla, vorrebbe dire togliersi le proprie responsabilità". 

    Il tridente con Njie è una soluzione che può essere utilizzata?
    "Tutti i giocatori della rosa sono pronti, altrimenti punterei su 12 giocatori e basta. Da inizio anno ho dimostrato quanto credo nel gruppo, rispetto chi ha una carriera importante, ma non guardo in faccia nessuno. Njie è un esempio, Demebelé lo è stato, Ciammaglichella ha fatto il suo esordio. Quando un giocatore vale deve farlo vedere, Njie lo ha fatto vedere. Questa leggerezza che ha lui ci serve per uscire". 

    Domani potremmo rivedere Vojvoda in difesa, come braccetto destro, contro un avversario come Kvaratskhelia?
    "Assolutamente sì"

    In settimana Cairo ha aperto a una possibile trattativa per cedere il club, è rimasto stupito dalle sue parole?
    "Assolutamente no, quelle di Cairo sono state parole di buon senso e di grande responsabilità" 

    Ma sente nell'ambiente che potrebbe esserci un cambiamento a livello societario?
    "No, le cose extra calcistiche ce le facciamo scivolare addosso. La cosa bella di questo gruppo squadra è che ora sta pensando solamente a uscire da questo momento. Per esperienza dico che le cose difficile sono altre".

    Aveva dichiarato di aspettarsi dei rinforzi a gennaio, teme che ci possano essere dei cambiamenti nei piani della società?
    "Parlo spesso con il presidente e con il direttore, andiamo avanti nella nostra direzione dal punto di vista tecnico e tattico".

    Altre Notizie