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  • Toro, difesa granitica:| Oltre a Ogbonna c'è Glik

    Toro, difesa granitica:| Oltre a Ogbonna c'è Glik

    • A.S.

    Come una medaglia a due facce: l'una sporca e ingrigita, l'altra lucida e splendente. La stagione di Kamil Glik è stata un po' così, bruttina nella prima parte della stagione, in notevole crescendo nel girone di ritorno. Dove il difensore centrale polacco, oltre a offrire una protezione alla difesa non sempre garantita nei mesi iniziali del campionato, si è pure scoperto uomo d'area di notevole pericolosità. Non per i compagni, come successo col Gubbio in casa piuttosto che a Modena prima di Natale, ma per gli avversari. Che faticano assai quando il ragazzo nativo dell'impronunciabile Jastrzebie-Zdrój, con i suoi centimetri e il suo fisico compatto, si affaccia in attacco per sfruttare la naturale predisposizione allo stacco aereo.

    DEDICHE ALLE DONNE - Tanti i tentativi, molti i pericoli portati e le realizzazioni mancate, anche per propria imprecisione, prima di alzare le mani in alto per festeggiare un gol. Mani che a lungo erano invece servite a coprire la faccia nella mimica tipica di chi sfiora la gioia ma riempie l'animo di rimpianti. Buttati nel cestino meno di un mese fa, il 6 aprile, grazie all'inzuccata che ha deciso il primo tempo, e poi pure la ripresa, della gara contro la Reggina. Una rete dedicata alla moglie, prima di quella confezionata per la suocera e rifilata al Crotone. Altra rete pesante come il piombo. Perché squarcia la gara al 3' del primo tempo e, sommata all'acuto di Sgrigna (39' pt), permette al Torino di alleviare le sofferenze nel corso di una ripresa nella quale il Crotone, da poco più che lucertola si fa quasi... drago. E se i granata un po' rinculano ma reggono, il merito è anche del centralone polacco. Attento, tignoso, risoluto quando serve (il cincischio è ricordo prenatalizio), e con al fianco quella coperta di Linus che ha le fattezze di Ogbonna.

    LA STATISTICA - Va poi detto che Glik ha mostrato la sua faccia più bella al momento giusto, quando il suo concorrente, Di Cesare, dopo un buon girone d'andata, ha visto scemare la considerazione nei suoi confronti da parte di  Ventura. Complice una condizione fisica non sempre ottimale e qualche battuta a vuoto nelle prestazioni. Non sarà un caso che il difensore romano era in campo nelle ultime due sconfitte dei granata. Contro Verona ed Empoli. Dalla debacle contro i veneti in avanti i granata hanno disputato sette partite. Oltre alle due perse sono arrivati quattro successi (in casa con Gubbio, Reggina e Crotone e martedì a Livorno), e un pareggio, a Bari. Cinque gare nelle quali, in coppia con Ogbonna, è sempre stato impiegato Glik. Confortante il dato relativo alla reti subite in questo scorcio di campionato con il polacco in campo: due appena. Una a Castellammare, dove tra l'altro l'ex difensore del Bari colpisce un palo da ottima posizione, l'altra con il Crotone, su rigore trasformato da Calil. Inesistente, nella circostanza, il presunto fallo di Ogbonna su Calil sanzionato dall’arbitro Di Bello.

    VAI D'AMBROSIO - Il vento ha insomma fatto il suo giro, e buon per il Torino che nel momento in cui Di Cesare ha mostrato il verso della medaglia meno bello, Glik abbia fatto l'inverso. Un altro giocatore, cioè D'Ambrosio, in questo finale di campionato ha l'opportunità di mostrare il suo lato migliore. Quello esibito nei primi mesi dell'avventura granata, da gennaio 2010 in avanti e con Colantuono in panchina. Ma purtroppo, tenuta ben nascosta con Lerda in panchina. Il D'Ambrosio visto con Ventura è in progresso, però non ancora il terzino attento in contenimento e generoso in fase di spinta ammirato due anni fa. Alla luce della squalifica di Darmian, lunedì sera contro il Padova dovrebbe toccare ancora all'ex Juve Stabia, contro il Livorno piazzato a sinistra della difesa per concedere un turno di riposo a Parisi. Come dichiarato pochi giorni fa da Emiliano Mondonico, se il Toro in A avesse altri tre Ogbonna in difesa potrebbe non preoccuparsi di chi gioca a centrocampo e in attacco. Già, per un campione che il Toro deve meritarsi, convincendolo a rimanere un altro anno, ci sono tanti difensori che lottano per meritarsi la maglia granata. Glik è tra questi, D'Ambrosio pure.

    (Tuttosport - Edizione Locale)

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