Pochi uomini a disposizione, tante soluzioni ipotizzabili in vista della sfida salvezza, domenica all'Adriatico contro il Pescara. Questo il paradosso del Torino. In particolare guardando al reparto offensivo. Perché se la difesa ritrova in un colpo solo Glik, Darmian e Masiello (Ogbonna prosegue nel piano di recupero dopo l'operazione per l'esportazione di un'ernia inguinale), in attacco Ventura si ritrova con il solo Meggiorini. Almeno arruolabile senza alcun dubbio. Sono infatti da valutare le condizioni di Sansone, rientrato solo ieri a disposizione del tecnico ligure dopo il lavoro differenziato svolto nei giorni precedenti. Sicura, invece, la defezione di Bianchi causa squalifica. Bianchi che, nel 3-0 della gara d'andata, andò a segno assieme a Sgrigna, ceduto in questa sessione di mercato al Verona dove è approdato anche il terzino sinistro Agostini. L'unico potenzialmente in campo, tra i giocatori andati a segno alla seconda di campionato, è quindi Brighi. Il quale, per inciso, si è ripetuto nella fondamentale vittoria ottenuta domenica scorsa all'ora di pranzo contro il Siena.

IL PRECEDENTE - Dal Siena al Pescara, da una gara, quella contro i toscani, da vincere assolutamente, a una sfida dalla quale uscire indenni. Meglio sarebbe ottenendo i tre punti, certo, ma anche un pari che porterebbe a quattro la striscia di risultati positivi per il Torino potrà essere interpretato positivamente. Per alimentare le speranze salvezza, per provare a mettere ulteriore distanza dal terzetto che chiude la classifica, serve però una prova gagliarda in quel di Pescara. Per questo, nel corso della settimana, Ventura le ha provate tutte per trovare l'assetto giusto per il suo Torino. Innanzitutto ringraziando il cielo (e lo staff medico granata) per il rientro di Santana. L'argentino deve ritrovare la migliore condizione, dopo lo stop di un mese, però, da un punto di vista strettamente fisico, il giocatore è recuperato. Tanto che Ventura, per ovviare alla squalifica di Bianchi, nel corso degli allenamenti alla Sisport l'ha più volte dirottato al centro dell'attacco, ovviamente in coppia con Meggiorini. Una sorte toccata anche a Cerci, tra gli esterni a disposizione di Ventura quello che, per caratteristiche tecniche e atletiche, meglio si può adattare al ruolo di seconda punta. Tanto che a Marassi contro il Genoa toccò proprio all'ex viola interpretare il ruolo di attaccante centrale, in quel caso assieme a Bianchi. Con Santana e Birsa sulle corsie. L'ex Cesena in carriera ha più volte giocato in posizione centrale, ma vestendo i panni del fantasista, del regista offensivo, più che dell'autentica seconda punta. Per questo, pure considerato il precedente di Genova, viene da pensare che Cerci, più di Santana, possa eventualmente agire da punta. Molto dipenderà dalle condizioni di Sansone, da monitorare di ora in ora fino alla decisione finale che Ventura prenderà poco prima dell'inizio di Pescara-Torino. Tra i granata, comunque, riguardo le condizioni di Sansone c'è un pur cauto ottimismo.

VARIABILE BARRETO - Dagli interpreti al modulo. Oltre alla scelta degli uomini, il tecnico ligure sta valutando quale possa essere la soluzione migliore per disporli in campo. L'alternativa venturiana è sempre tra il consolidato 4-2-4 e il 4-3-3. Nel primo caso sono favoriti per giocare in mezzo al campo Basha e Gazzi, nel secondo ci sarebbe l'inserimento di Vives, più che di Brighi, in mediana. E così, cioè nel caso in cui anche Brighi fosse almeno inizialmente fuori dalla partita, nessuno tra i marcatori della gara d'andata sarebbe in campo a Pescara. Dove, intanto, è possibile possa esordire con il Torino il brasiliano Barreto, appena acquisito, dopo un infinito corteggiamento, dall'Udinese. Difficile un suo impiego dall'inizio, mentre buone sono le possibilità, certo vincolate all'andamento della partita, che l'attaccante possa entrare in campo a gara in corso.

(Tuttosport - Edizione Locale)