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  • Toro in vendita:| Proto ci riprova con Cairo

    Toro in vendita:| Proto ci riprova con Cairo

    Cose da matti, tifosi in rivolta: "Società allo sbando".
    Torino: via Papadopulo, ritorna Lerda.
    Esonero dopo soli 11 giorni e due sconfitte di fila.

    Intervista al presidente granata.
    Cairo: "Sono stufo di essere insultato. A giugno me ne vado, anche con la A".
    "Ho fatto il mio tempo. Il successore? Anche uno più povero".

    Contatti con la Cogefa (costruttori edili) interessata alla cittadella granata.
    La cordata Proto ci riprova con l'asso nella manica.
    Ora o mai più. Chi vuole il Torino ha compreso benissimo che questo è il momento più opportuno per intervenire e prendere il posto di Urbano Cairo. La prospettiva di un'altra stagione in serie B, il fallimento sportivo con la chiamata ed esonero di Papadopulo in undici giorni e la contestazione sempre più forte nella tifoseria sono gli elementi che ieri sera hanno fatto precipitare gli eventi e muovere d'urgenza gli imprenditori italiani riuniti dalla Alessandro Proto Consulting. Usciti allo scoperto negli ultimi giorni del 2010, la cordata formata da sei investitori non ha mai mollato la presa nonostante i rifiuti categorici da parte del presidente granata di aprire una trattativa.

    L'ultima mossa ufficiale era stata quella di proporre a Cairo l'acquisto della società attraverso il pieno rimborso delle spese fin qui sostenute. Ovvero un'offerta da 40 milioni di euro circa che il patron-editore non ha neanche preso in considerazione. Evidentemente ora il prezzo sarà diverso, anche perché il patrimonio è legato solo ai cartellini dei giocatori che stando in serie B verranno deprezzati, e soprattutto Cairo difficilmente potrà mettere dei paletti come ha fatto da un anno a questa parte. "Il nostro interesse è sempre forte - conferma Alessandro Proto - e la nostra professionalità non è in discussione. Oggi sentirò i diretti interessati per stabilire come e a quali condizioni procedere".

    In queste settimane i lavori di chi vuole il Toro sono proseguiti sotto traccia in attesa degli sviluppi sportivi, ma proprio in questo periodo di silenzio la cordata Proto ha trovato una sponda torinese per poter entrare in contatto con le istituzioni ed ampliare i ragionamenti. C'è un'importante azienda di Torino, la Cogefa (costruttori edili) che affianca il progetto rappresentato dalla Proto Consulting e che ha già mosso contatti con il sindaco Chiamparino ed altri politici per capire le prospettive future. Soprattutto alla voce «cittadella granata», perché il business che riunisce l'area dello stadio Olimpico insieme al Filadelfia e all'ex Combi è di primo livello ed è stato valutato dallo stesso Cairo con un programma ad hoc. Attorno al Toro, dunque, si stanno muovendo da almeno tre mesi imprenditori seri, preparati e danarosi che non vogliono uscire allo scoperto per evitare di bruciarsi. Nessun dossier in stile Red Bull o le fantasie arabe che hanno fatto sognare i tifosi, ma persone concrete e torinesi che vogliono fare i passi giusti. Solo che la situazione è precipitata ieri sera con le parole di Cairo e adesso i tempi sono stretti per approntare un progetto che funzioni subito.

    Tra neanche due mesi il campionato cadetto sarà concluso, ma la sensazione è che Cairo non venderà facilmente e soprattutto non passerà la mano in poco tempo. Troppi gli interessi economici in ballo perché, al di là della vicenda stadi, il Toro movimenta soldi a livello pubblicitario ed è è ancora una buona fonte di immagine, sebbene gli ultimi risultati negativi ne abbiano intaccato la forza. Servirà perciò un'azione decisa per chiudere l'era Cairo e rilanciare una società ormai allo sbando.


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