Calciomercato.com

  • Torino sconfitto:| Primi accenni di contestazione

    Torino sconfitto:| Primi accenni di contestazione

    • A.S.

    E alla fine, in casa Toro, arrivano anche i primi accenni di contestazione da parte della tifoseria delusa e amareggiata per la seconda sconfitta casalinga consecutiva. Fischi e insulti al presidente Urbano Cairo, fischi alla squadra nel suo insieme, mormorii critici, per ora latenti, anche sull'allenatore per scelte di formazione non condivise dai più. Clima pesante, insomma, attorno ai granata. E siamo solo a fine ottobre...

    PROLOGO - Già i segnali poco prima della partita con il Parma erano stati tutt'altro che incoraggianti. In tribuna, quando sono arrivate le prime notizie certe in merito alla formazione granata che avrebbe affrontato la truppa di Roberto Donadoni, si sono levati mormorii di disapprovazione. 'Bianchi e Cerci in panchina? Ma perché...' la domanda-commento di alcuni tifosi. Il 'particolare' del turno infrasettimanale non altera le convinzioni dei fans, che pensano solo all'oggi (cioè alla gara col Parma) e non alle due successive trasferte impegnativa di Roma contro la Lazio e di Napoli. Ma il picco dell'iniziale malumore lo si raggiunge quando lo speaker legge la formazione granata: come al solito urla il nome del giocatore e i tifosi rispondono col cognome. Ma quando si arriva a Riccardo, invece di sentire Meggiorini, si odono fischi e ululati. Certo è che per il diretto interessato non è stato facile scendere in campo e giocare. La cosa, poi, ha irritato non poco Giampiero Ventura come lui stesso dirà a fine partita.

    DURANTE - Durante la gara i tifosi non hanno fatto mancare il sostegno alla squadra. Anche se era palpabile una certa atmosfera di diffidenza. L'espulsione di Sansone concentra gli strali sull'arbitro, da lì in poi continuamente beccato. Ma l'uno-due del Parma che stordisce il Toro riporta gli umori, negativi, del pubblico sui protagonisti granata. E il terzo gol, quello di Rosi, accende gli animi e la rabbia. 'Andate a lavorare', 'vergognatevi', le frasi, peraltro più gentili, rivolte dalla gran parte della tifoseria ai giocatori di Ventura. E, a fine partita, la squadra subisce pure un'altra umiliazione dopo quella subita sul campo. Normalmente, a bocce ferme, i granata si radunano a centrocampo e applaudono verso la Maratona per salutare la tifoseria più appassionata. E solitamente la risposta che ricevono è di grande sostegno ed entusiasmo, anche dopo una sconfitta com'è successo contro Inter e Cagliari. Stavolta non è stato così, anzi... Una selva di fischi e l'invito a 'tirare fuori gli attributi' ha spedito il Toro negli spogliatoi a capo chino, non senza rabbia. Respinti, insomma, e spediti idealmente a quel paese senza neanche un saluto. E pure questo episodio farà arrabbiare Ventura.

    FISCHI ALLA SOCIETA' - Nell'impeto della rabbia non è stata risparmiata neppure la società. Bersaglio preferito, al solito, Urbano Cairo, reo di non aver messo a disposizione di Ventura un organico più competitivo e qualche giocatore di maggior spessore rispetto agli attuali. 'Io ringrazio Cairo per averci riportato in serie A ma lo critico per non essere riuscito a rinforzare una rosa che ha assoluta necessità di qualità. Spero che a gennaio corra ai ripari sennò rischiamo la retrocessione. Di nuovo...': l'opinione di un tifoso all'uscita dallo stadio, un'opinione che costituisce il paradigma di ciò che pensa la maggior parte dei sostenitori granata. Intanto, ieri sera, summit nello spogliatoio tra presidente e staff tecnico.

    E VENTURA - La contestazione, per ora, ha risparmiato Ventura. Dagli spalti sono fioccate critiche al tecnico per la formazione varata ieri e per l'insistenza a puntare su Meggiorini, ormai inviso ai più. C'è anche chi gli imputa di non aver pressato Cairo in sede di mercato ma, come detto, per ora il tecnico gode ancora del credito che si è conquistato portando il Toro in A dopo anni di sofferenze. Certo è che le due prossime trasferte, in caso di eventuali debacle tutt'altro che impossibili visto il valore degli avversari (Lazio e Napoli), potrebbero cambiare il vento anche nei suoi confronti. E chissà che clima si respirerà tra quindici giorni all'Olimpico in occasione di Torino-Bologna...

    (Tuttosport - Edizione Locale)

    Altre Notizie