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  • Meggiorini-Di Cesare:| Toro, festa col rebus

    Meggiorini-Di Cesare:| Toro, festa col rebus

    • A.S.

    La festa è anche di Coppola, portiere dalle ali ancora tarpate, ma destinato presto a spiccare di nuovo il volo. La rieducazione va avanti, comunque ieri fosse stato per lui si sarebbe anche gettato tra i pali, mica solo saltellava con giudizio ai cori dei tifosi. E' stato anche lui uno dei punti di forza della squadra, dapprima in campo e poi al fianco dei compagni, con il suo carisma, l'esperienza. 'Bellissime parole, essere considerato tanto utile è un onore. Ma conta chi va in campo, chi soffre in campo, chi in campo vive le emozioni della gara. E’ vero comunque che ho cercato di non allontanarmi dai compagni in questi mesi dopo l'infortunio. La promozione col Siena? Via l'una, l'altra. Due in due anni. E' sempre bello vincere, ma poi ogni vittoria è diversa dalle altre. E quest'anno sono migliaia e migliaia le persone in più che festeggiano. E' tutto... di più. Più grande e speciale. E' il Toro. E al fianco di questo pubblico tutto diventa più affascinante. La festa per le strade e al Fila? Dopo quella della Juve per lo scudetto, la voglia è tanta. La nostra gente non vedeva l'ora di scendere in piazza'.

    IL BIMBO DI VALERIO - Di Cesare porta in braccio il suo figliolo in mezzo al campo, quando ormai il prato è deserto. E' una scena anche emozionante, si immagina l'orgoglio del papà che spiega al piccolo la storia di una promozione, gli mostra le porte, gli fa sfiorare l'erba con le dita. Dirà, il difensore: 'E' un'emozione pazzesca, sono mesi e mesi che lavoravamo per vivere questa giornata unica. La svolta? Molto importante è stata la vittoria col Padova, ma quella decisiva è stata quella contro il Sassuolo. Spettacolare l'ambiente, la tifoseria. E ora si continua a festeggiare. Anzi, si è appena cominciato!'. Di Cesare ha ancora un anno di contratto, ma la sua permanenza non è sicura. 'Se rimarrò? A questa domanda devono rispondere Cairo e Petrachi’. Parla più volentieri della stagione appena conclusa in modo trionfale, a parte la prossima appendice di Bergamo. 'Abbiamo vinto perché siamo i più compatti, il gruppo più unito. Non solo i più forti'. E poi passa alla dedica: 'A figli e moglie, per questa emozione pazzesca'. Dietro l'angolo c'è il possibile record di punti in B, a quota 85: una quota già raggiunta dal Chievo e dalla Juve, penalità incluse. 'Proviamo a farlo, ad arrivarci anche noi. A vincere anche a Bergamo con l'AlbinoLeffe'. Sulla gara, che ha seguito dalla tribuna per un guaio muscolare: 'Il Modena ha fatto bene, tutto quello che ha potuto. Noi eravamo concentratissimi, si poteva sbagliare, era importante non perdere la testa e portare a casa il risultato. La festa può arrivare solo dopo, mai prima'. Infine uno splendido e giusto ringraziamento per una persona, una bandiera e un dirigente del Toro, che ha dato, dà e darà sempre tanto. Una delle persone più belle nel Toro di oggi, oltreché un professionista di grande utilità per '’allenatore, i giocatori, la società stessa: 'Giacomo Ferri. Voglio rivolgergli un pensiero importante. Lo ringrazio tanto, mi è sempre stato molto vicino nei periodi difficili, mi ha aiutato come nessun altro, al mio fianco idealmente e materialmente c'è sempre stato. Al fianco mio come di tutti i miei compagni'.

    SALENTO GRANATA - Passa Parisi, si riaprono i taccuini: 'Chiudo così, io'. Cioè lascia il calcio? 'No, chiudo con una frase, ma non abbandono anche se ho già una certa età... Avevamo un solo obiettivo e l'abbiamo raggiunto. Si è sofferto per tutto l'anno, ora è bellissimo gioire insieme. Ecco quello che ci tenevo a dire'. E  Meggiorini? 'Posso cominciare a pensare anche alle vacanze, andrò in Salento e sarà bellissimo ora che abbiamo conquistato la A. Nella seconda parte del mio semestre col Toro ho cambiato marcia, sono venuto fuori. Ho saputo fare la differenza in alcune partite, ma la vera differenza l'ha fatta il gruppo. Io mi sono levato qualche bella soddisfazione. Sono arrivato qua che avevo bisogno di rimettermi in sesto. Il mister, che conoscevo, e il preparatore atletico Innocenti mi hanno subito aiutato molto. Mi sono allenato tanto e bene, i risultati poi si sono visti. La mia comproprietà col Genoa? Sarei onorato di rimanere, ma io posso decidere fino a un certo punto, devono parlare le due società'.

    (Tuttosport - Edizione Locale)

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