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  • Toro, riecco Cerci:| Lavoro speciale per l'Atalanta
Toro, riecco Cerci:| Lavoro speciale per l'Atalanta

Toro, riecco Cerci:| Lavoro speciale per l'Atalanta

  • A.S.

La sfida tra granata e bianconeri (effetto cromatico che rimanda al derby di Torino fissato per il 1° dicembre, in attesa di eventuali variazioni sul calendario), è andata in archivio senza che sul prato dell'Olimpico si intravvedesse la sagoma di Alessio Cerci. Tutto previsto, l'esterno non era stato convocato da Ventura per la gara contro i friulani. Se il tecnico granata è chiamato a dosare le forze per tutto l'arco della stagione, a maggior ragione è attento alla distribuzione del lavoro, nella settimana come in gara, quando il Torino si trova a dover affrontare tre gare di campionato in otto giorni. Ne manca quindi una: dopo aver incrociato Sampdoria e Udinese, domenica il Torino sarà di scena all'Atleti Azzurri d'Italia contro l'Atalanta dell'ex tecnico granata Colantuono. Già, l'allenatore esonerato e richiamato che, per un soffio, non riuscì a portare il Toro in serie A grazie a un girone di ritorno strepitoso.

FORMA BALLERINA - Ecco, contro il 4-4-2 classico del tecnico romano, l'intenzione di Ventura è di rilanciare Cerci. L'esterno ha giocato la prima da titolare contro la Sampdoria. Si è sacrificato, quando già la condizione fisica l'ha un po' abbandonato si è prodotto nello strappo in area che ha portato al fallo da rigore di Soriano e nel finale ha pure avuto la chance per il gol del ko. Insomma, l'ex viola ha disputato una prova positiva, soprattutto tenendo conto la forma non ancora ottimale. Questo il motivo per cui Ventura, dopo le fatiche di Marassi, ha preferito destinare Cerci a una settimana di allenamenti. Senza caricarlo dello stress fisico che una partita ufficiale lascia quale eredità per le gambe. 'Il Cerci che conosco io può fare molto di più - diceva non a caso l'allenatore granata dopo l'1-1 di domenica scorsa -. Deve crescere, trovare la condizione migliore. E comunque ci ha aiutato anche in copertura. Un dato significativo, visto che è un giocatore... particolare'. E da particolare Cerci, per il Toro, dovrà diventare speciale. Sì aiutando mediana e difesa in fase di contenimento, ma soprattutto continuando a mettere in mostra quelle accelerazioni che, impastate con una capacità fuori dal comune nel battere a rete con il sinistro, lo rendono uno tra gli esterni più pericolosi in circolazione. Affinché possa manifestarsi in tutta la sua pienezza calcistica, Cerci dovrà però essere sostenuto da una forma tendente all'ottimale. Il primo ad aver coscienza delle potenzialità ancora inespresse del prodotto del settore giovanile della Roma è lo stesso Ventura, che, non a caso, ha deciso di risparmiarlo per l'Udinese così da averlo a Bergamo quanto più fresco possibile.

INTESA PALESE - L'intesa tra Ventura e Cerci, evidente sul terreno di gioco, è palese anche al momento di stabilire le strategie durante la settimana. La decisione del tecnico è infatti stata accolta dal giocatore con grande serenità: Cerci non ha puntato i piedi, ma compreso che quella del suo ex allenatore ai tempi del Pisa è la decisione più saggia. 'Non avete ancora visto il vero Cerci, devo ancora crescere prima di essere al 100%'. Così parlava proprio l'esterno dopo il turno di campionato disputato dal Torino a Genova. Oltretutto le sue peculiarità tattiche, oltre ovviamente alle qualità tecniche, lo rendono un giocatore estremamente adatto a contrapporsi al 4-4-2 di Colantuono. Che, con Cerci in campo, dovrebbe chiedere un sacrificio all'esterno di centrocampo per aiutare il terzino. Una necessità che si traduce in limitazione al potenziale dei nerazzurri: allontanare di 20 metri dalla porta uno Schelotto, piuttosto che un Maxi Moralez, andrebbe a eliminare parte dellle soluzioni offensive dell'Atalanta.

(Tuttosport - Edizione Locale)

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