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  • Toromania: altro che Piatek e Paquetà, è Mazzarri il top player per la Champions

    Toromania: altro che Piatek e Paquetà, è Mazzarri il top player per la Champions

    • Andrea Piva
    Daniele Baselli e Simone Zaza squalificati, Koffi Djidji infortunato e Iago Falque in panchina con un solo allenamento sulle gambe dopo un mese di stop a causa di un problema al ginocchio. Il Torino che si è presentato alla partita con il Milan non era certo nelle migliori condizioni, eppure nessuno se ne è accorto. Già, perché la formazione granata ha vinto e convinto, ha giocato da grande contro quella che dovrebbe essere una grande del nostro campionato ma che invece ieri ha fatto la parte della nobile decaduta. Dopo il 2-0 firmato Andrea Belotti e Alejandro Berenguer il Torino può ora sognare, davvero, la qualificazione alla prossima Champions League. 

    Così come l’Atalanta, altra squadra che meritatamente è in corsa per il quarto posto, anche il Torino può continuare a coltivare il sogno Champions League grazie al proprio allenatore: Walter Mazzarri. L’allenatore toscano si sta rivelando il vero top player di questa squadra, l’uomo in più. E non è costato quanto i vari Piatek, Paquetà o Higuain, per citare alcuni degli acquisti degli ultimi mesi di quel Milan battuto ieri. Chi avrebbe scommesso, ad agosto, che a quattro giornate dalla fine il Torino dei semi-sconosciuti (all’epoca) Aina, Meité e Djidji, del veterano Moretti ancora titolare, sarebbe stato davanti alla Lazio, a pari punti con il Milan e a sole due lunghezze dalla Roma quarta? Nessuno. Ma se ora, invece, il Toro è lì, va dato il giusto merito a chi ha modellato questa squadra che l’ha fatta giocare meglio di un Milan costruito per la Champions nonostante l’assenza dei due giocatori più tecnici, Falque e Baselli. 

    Dopo l’esperienza con l’Inter inferiore alle aspettative, Mazzarri al Torino si sta prendendo le sue rivincite: è un allenatore che in carriera ha sempre fatto bene, in qualunque piazza, ora sta riportando la squadra granata a sognare traguardi impensabile a inizio anno. Ha saputo creare una mentalità vincente, formare una squadra vera che settimana dopo settimana scende in campo con l’obiettivo di avere la meglio sull’avversaria. Ora sta facendo sognare un popolo che negli ultimi venticinque anni ha vissuto più delusioni che gioie. 
     

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