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  • Toromania: Cairo, dopo le parole servono i fatti

    Toromania: Cairo, dopo le parole servono i fatti

    • Andrea Piva
    “Io sto cercando di fare il meglio, il meglio per il Toro. Al Toro sono molto legato. Cerco di fare veramente di fare il massimo per soddisfare voi, per darvi gioie, per darvi soddisfazioni. A volte non ci riesco ma sappiate che da parte mia c’è sempre una voglia forte e una grande determinazione per ottenere risultati”. E’ questo il succo del messaggio di auguri e di buoni propositi di Urbano Cairo (ai tifosi granata) diffuso alla vigilia di Natale. Messaggio che però non è stato accolto da una buona parte della tifoseria come lo stesso presidente si aspettava. Non è un mistero che Cairo sia al momento inviso a una fetta abbondante dei sostenitori del Torino (la contestazione che prosegue da settimane ne è la dimostrazione), anche per questo è il momento di passare dalla parole ai fatti. 

    D’altronde ciò che i tifosi chiedono da tempo è che i proclami fatti dallo stesso patron granata nel corso degli anni si trasformino in atti concreti: dallo stadio di proprietà (di cui più volte ha parlato dopo aver acquistato la società), al Robaldo, passando per il Filadelfia completo e la squadra che possa stabilmente essere tra le prime della classifica. La prima occasione che ha Cairo per dare prova di quanto dichiarato nel messaggio di auguri e cercare di riconquistare (almeno in parte) la fiducia dei tifosi che l’hanno persa è data dal mercato di gennaio, mercato che stavolta dovrà vedere la società granata protagonista. 

    Classifica alla mano, salvare la stagione e raggiungere quel settimo posto già conquistato lo scorso anno è ancora possibile (senza poi dimenticare la Coppa Italia), ma il Torino ha bisogno di rinforzi, va migliorato. A Walter Mazzarri (ora pure lui contestato) va riconosciuto il merito di aver, nella scorsa stagione, ottenuto il massimo da tutti suoi giocatori, illudendo anche molti sul reale valore di questa squadra. Cairo finora ha deciso di confermare la fiducia nell’allenatore, ora non può esimersi dall’aiutarlo intervenendo sul mercato per migliorare la sua squadra.

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