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  • Toromania: Cairo teme la B, per questo non vuole far ripartire il campionato

    Toromania: Cairo teme la B, per questo non vuole far ripartire il campionato

    • Andrea Piva
    L’avanzata del Coronavirus in Italia sta finalmente rallentando e il Paese si appresta a tornare il prima possibile a una sorta normalità. Così come il calcio, che a maggio dovrebbe ripartire, anche se il fronte dei presidenti è ancora spaccato. C’è chi da tempo spinge per la ripresa come Claudio Lotito, chi frena e sospenderebbe tutto come Urbano Cairo: chi non vuole vedere infrangersi il sogno scudetto, chi vuole assicurarsi la permanenza in serie A. Le posizioni dei vari presidenti sul da farsi con la stagione in corso, salvo qualche rara eccezione, sembrano essere legate alle ambizioni o paure di classifica. E Cairo teme la B per il suo Torino. 

    Arturo Diaconale, il responsabile della comunicazione della Lazio, che da settimane a suon di post su Facebook si scaglia contro chiunque ponga obiezioni, anche di buon senso, sulla ripartenza del campionato (chissà cosa scriverebbe se la formazione bianconceleste anziché seconda fosse penultima, più vicina alla B che allo scudetto), nei giorni scorsi ha attaccato anche Cairo, che fretta di far ripartire la serie A non ne ha. 

    “I numeri di Cairo - ha scritto Diaconale - sono i numeri della attuale classifica da cui emerge con chiara evidenza che a premere per evitare di giocare le 12 partite che mancano alla chiusura regolare del campionato sono quei presidenti le cui squadre o sono già condannate alla serie B (come il Brescia) o come lo stesso Torino potrebbero correre lo stesso pericolo. Azzerare, per loro, aiuterebbe a mimetizzare agli occhi dei propri tifosi il fallimento della stagione. Si fa peccato ma spesso ci si azzecca”. 

    E su questo non si può certo dare torto al responsabile della comunicazione della Lazio. Sospendere il campionato per il Torino vorrebbe dire nascondere sotto al tappeto le sette sconfitte consecutive, tra campionato e Coppa Italia, nelle ultime sette partite, gli ennesimi errori in chiave di mercato da parte del presidente granata, il fallimento di una stagione iniziata con l’eliminazione ai preliminari di Europa League e che vede ora la squadra lottare per la salvezza anziché per un piazzamento nelle coppe. E’ (anche) per questo che Cairo non vuole ripartire. 

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