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  • Toromania: chi di Lentini ferisce, di Donnarumma perisce

    Toromania: chi di Lentini ferisce, di Donnarumma perisce

    • Andrea Piva
    Giovane, forte, anzi fortissimo, un talento naturale che non può far altro che crescere a meno che non sia la malasorte a fermarlo, grande protagonista in Serie A con la squadra nella quale è cresciuto, quella in cui giocava già ai tempi delle giovanili. Amato dai tifosi che in lui vedono un simbolo, una bandiera. Un amore che, stando ad alcune dichiarazioni, sembra essere ricambiato. Poi, una sera di giugno, tutto cambia: quello che sembrava poter essere solo un brutto sogno, un incubo da scacciare, diventa realtà. Il campione tanto amato è pronto a salutare per andare dove, forse, guadagnerà di più. Donnarumma? No, Lentini.
    Quello che in questi giorni stanno vivendo e provando i tifosi del Milan, qualche anno fa lo vissero e lo provarono quelli del Torino. Protagonista sempre un Gianluigi. Se oggi ad essere indicato come il male assoluto è Mino Raiola, il procuratore del portiere accusato di pensare solo ad arricchirsi e a far arricchire i propri assistiti in barba a più nobili sentimenti che giorno dopo giorno si allontanano sempre più dallo sport professionistico, nel 1992 il ruolo dell'avido protagonista, capace a suon di miliardi di mettere in secondo piano amori e affetti (per la squadra, la maglia e i tifosi) lo ebbe Silvio Berlusconi, che strappò Lentini al Torino per portarlo al suo Milan. La rabbia che oggi è dei tifosi rossoneri, 25 anni fa era di quelli granata: il Toro aveva appena chiuso al terzo posto in campionato ed era ancora frastornato dall'incredibile finale di Coppa Uefa di Amsterdam, persa senza perdere, con tre pali presi, un rigore non dato e quella sedia alzata al cielo da Emiliano Mondonico. La rabbia per la cessione di Lentini sfociò in tumulti per la città, con cassonetti dell'immondizia dati alle fiamme per le strade davanti alla sede granata, scene di guerriglia urbana e lanci di monetine al calciatore.

    La storia calcistica di quello che all'epoca era uno dei più talentuosi calciatori in circolazione è nota a tutti: il grave incidente in auto, una carriera ad altissimi livelli compromessa e poi il ritorno al Torino. La cessione di Lentini nel 1992 fece arrabbiare i tifosi granata e gioire quelli rossoneri, gli stessi che oggi sono infuriati per il caso Donnarumma. “Chi di Gianluigi gioisce, di Gianluigi perisce” si potrebbe dire adattando un noto proverbio. Peccato che non saranno i tifosi del Toro a festeggiare per l'arrivo del campione scuola Milan.

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