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  • Toromania: con la Roma è come una finale, peccato doverci arrivare con i cerotti

    Toromania: con la Roma è come una finale, peccato doverci arrivare con i cerotti

    • Andrea Piva
    Roma-Torino non sarà una semplice partita di campionato, sarà molto di più. Le tante trattative in ballo tra le due società - con Andrea Belotti e Soualiho Meité nel mirino dei giallorossi e Diego Perotti richiesto dai granata - sono tutti elementi che fanno del match dell’Olimpico un incontro molto sentito anche per i due direttori sportivi: Gianluca Petrachi da una parte, Monchi dall’altra. Ma Roma-Torino, in particolare per la squadra di Walter Mazzarri, non sarà una semplice partita di campionato soprattutto per la posta in palio: un risultato negativo all’Olimpico potrebbe allontanare i granata dalla zona Europa League, con il rischio di terminare in largo anticipo la stagione come già accaduto negli ultimi campionati. 

    La Roma al momento è sesta in classifica con 30 punti, il Torino è nono a quota 27 e nelle prossime quattro giornate affronterà anche Inter e Napoli, ovvero terza e seconda forza del campionato: due impegni tutt’altro che abbordabili che rendono più che concreto il rischio di per Belotti e compagni di allontanarsi dalla parte nobile della classifica. A differenza di Inter e Napoli, la Roma è inoltre, classifica alla mano, una vera e propria concorrente del Torino: perdere o anche solo pareggiare all’Olimpico, dopo lo 0-1 casalingo dell’andata, permetterebbe ai giallorossi di avere il vantaggio degli scontri diretti a favore in caso di arrivo a pari punti in classifica a fine campionato. Anche per questo il Toro non può sbagliare la partita. 

    Peccato che la squadra di Walter Mazzarri sarà costretta a giocare la partita in piena emergenza a centrocampo: Meité è squalificato, Baselli e Lukic sono infortunati. L’unico mediano di ruolo disponibile è quindi Rincon. L’allenatore granata, così come il presidente Cairo, ha spesso parlato di una rosa da sfoltire ma è evidente che, dopo la partenza di Roberto Soriano, il Torino necessiti di un centrocampista in più: per una squadra che gioca quasi sempre con il 3-5-2 quattro centrocampisti centrali sono davvero troppo pochi. E’ un vero peccato che la formazione granata arrivi a una partita così importante incerottata e con Mazzarri costretto ad adattare i giocatori a ruoli diversi da quelli abituali. 

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