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  • Toromania: dallo stop alla A al blocco delle retrocessioni, Cairo prova a salvarsi dal fallimento

    Toromania: dallo stop alla A al blocco delle retrocessioni, Cairo prova a salvarsi dal fallimento

    • Andrea Piva
    Ha prima sostenuto con forza la linea dello stop definitivo del campionato, allineandosi alla maggioranza solamente quando il fronte del sì alla ripresa era troppo ampio e non più battibile, ora invece Urbano Cairo ha lanciato la sfida alla Figc per il blocco delle retrocessioni nel caso la Serie A non dovesse essere portata a termine. Questa volta il presidente del Torino è riuscito a compattare intorno a sé la grande maggioranza dei club, anche se difficilmente la sua proposta verrà approvata nel consiglio federale di lunedì. 

    Il patron granata ha provato (e sta ancora provando) con la diplomazia a disinnescare o quantomeno ridurre al minimo il rischio retrocessione per la sua squadra, un rischio che, guardando la classifica, è più che mai concreto: sono infatti solamente due i punti che separano il Torino dal terzultimo posto. Una serie di errori, dalla preparazione estiva risultata completamente sballata ai cali avuti dai singoli calciatori, fino ad arrivare al mercato di indebolimento (anziché di rafforzamento) di gennaio hanno portato gli spettri della B ad aleggiare sulla formazione granata. Retrocedere sarebbe un fallimento sportivo ma anche economico per la società, per Cairo vorrebbe inoltre dire creare una frattura definitiva e insanabile con una piazza che da tempo lo contesta: il patron granata vuole evitare a ogni costo che ciò accada. Per questo motivo sta ora provando a giocarsi tutte le carte rimaste a sua disposizione per evitare che il suo Torino sprofondi nuovamente in B. 

    Da un punto di vista sportivo annullare le retrocessioni, a meno che non siano già aritmetiche al momento dello stop, può essere una mossa corretta: d’altronde il bello dello sport è quell’elemento di imprevedibilità che più volte ha permesso il realizzarsi di ciò che appariva impossibile. Solo il campo e l’aritmetica possono decretare la retrocessione di una squadra, non di certo dei calcoli fatto al computer con complicati algoritmi. Ma se Cairo si sta ora battendo per cercare di evitare la retrocessioni in caso di nuovo stop al campionato è perché sa che la serie B non rappresenterebbe solamente un fallimento per il Torino: sarebbe prima di tutto il suo fallimento come presidente e imprenditore. 

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