Un buon avvio e ottimi presupposti sono gli ingredienti migliori per generare un campionato fallimentare in casa Toro. L'illusione infatti corre veloce nell'ambiente granata: basta un colpo di mercato (Cerci) e una vittoria rotonda (contro il Pescara) e tutto sembra diventare meraviglioso.

Certo, la positività aiuta a proseguire sulla giusta strada, ma non va dimenticato che questa va tenuta sotto controllo, altrimenti degenera in illusione. E' una storia già vista, soprattutto in era Cairo: non c'è stato un anno in cui non si sia iniziato bene (e proclamato benissimo), ma la conclusione è quasi sempre stata poco positiva, eccezion fatta per la stagione 2008-09, che è stata la peggiore e ha visto cadere nella disgrazia della Serie B i granata. Oggi le potenzialità per fare bene, nonostante tutto, ci sono: c'è un buon gruppo, una discreta qualità e una grande coesione. Come già detto in altre occasioni, tutto questo non fa altro che aumentare il rammarico però: effettuare qualche operazione con un po' d'anticipo e spendere qualche euro in più avrebbe reso, oggi, più tranquillo un tecnico navigato ed esperto come Ventura, che ha fiducia negli uomini a sua disposizione, ma che avrebbe sperato (viste le premesse e le promesse) in qualcosa di più.