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  • Toromania:| Passione d'oggi per sperare in futuro

    Toromania:| Passione d'oggi per sperare in futuro

    Più di 25mila tifosi stanno scaldando l'atmosfera da tutto esaurito dell'Olimpico, che domenica sera accoglierà l'Inter. A Torino c'è febbre da big-match e questo primo appuntamento, e questa prima reazione della gente, fa capire quanta voglia di Serie A ci fosse sotto la Mole. Ci avrebbe scommesso chiunque, d'altronde: i tifosi del Toro hanno sempre reagito con questo calore al primo accenno di entusiasmo procurato da parte della squadra. E' un dato di fatto: i tifosi del Toro sono, appunto, tifosi. Più speciali e talvolta 'particolari', ma pur sempre tifosi: tengono nel cuore la passione, che resta sempre accesa, anche nei momenti più difficili.

    Non la spengono mai, nonostante capiti spesso che la voglia di mandare tutti (giocatori, dirigenti, allenatori e chi più ne ha più ne metta) a quel paese sia fortissima. Fortunatamente, da quando Ventura è a capo di questa squadra, le tentazioni del 'vaffa' facile sono sparite. Oggi i tifosi possono sperare e, con un pizzico di buona sorte, anche sognare di togliersi qualche bella soddisfazione. Se non sarà contro l'Inter potrà essere contro il Milan o la Juve, chi lo sa? Quel che è certo è che questo Toro ha un'anima e di conseguenza ha generato i presupposti per poter sperare, finalmente.

    Ormai è inutile tornare su quanto si sarebbe potuto fare in sede di mercato e non è stato fatto. E' fuori luogo e fuori tempo massimo. Il Toro è questo e, come detto, nonostante tutto può regalare qualche gioia ai suoi tifosi. Tutto questo, comunque, dovrebbe far riflettere qualcuno, che di mestiere fa (anche) il presidente: la settimana che sta portando a Toro-Inter, con la prevendita e l'entusiasmo da Champions League che è emerso, è l'ennesimo chiarissimo segnale del fatto che i tifosi ci sono e ci saranno sempre. Non bisogna però sprecare un'altra volta tutto questo.

    Contro l'Inter si può anche perdere, sebbene con Ventura sia possibile sognare un altro risultato: non si può perdere però la dignità durante il campionato, tornando a lottare di nuovo in modo infimo nelle zone più basse e losche della classifica. Sarà banale dirlo, ma il Toro e i suoi tifosi meritano altro: nessuno ha mai chiesto a Cairo di vincere lo scudetto, perché gli occhi per vedere e le orecchie per sentire li abbiamo tutti. Al giorno d'oggi si può al massimo sperare di ben figurare, con dignità: ed è questo che chiede l'ambiente granata, niente di più, anche solo per evitare che una nuova generazione di bambini del Toro possa vergognarsi di rivelare, a scuola, quale sia la propria squadra del cuore.

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