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  • Toromania:| La strada giusta. Forse

    Toromania:| La strada giusta. Forse

    L'esaltazione è d’obbligo. Il Toro ha dominato a San Siro, sfiorando il colpaccio e giocando la sua miglior partita da quando Ventura è seduto sulla panchina granata e forse da quando Cairo è presidente. Compiacersi è legittimo: D'Ambrosio e compagni hanno giocato una grande gara, che ha messo in evidenza molte cose. Su tutte il cuore che anima questo gruppo e che i tifosi si augurano continui a battere anche contro la Sampdoria, l'Udinese e così via. In sostanza, c'è da augurarsi che quello ottenuto ieri sera contro l'Inter sia considerato nella testa di tutti come un punto di partenza e non di arrivo. 

    Per due motivi: innanzitutto perché la salvezza non è ancora certa, e in secondo luogo perché tutti noi vorremmo vedere questo Toro lottare per obiettivi sempre più alti e ben diversi dalla salvezza. Nessuno si sogna di vincere uno scudetto in tre anni, ma percorrere il cammino che altre squadre hanno intrapreso non è impossibile: Napoli, Fiorentina, Parma, senza dimenticare l'Udinese, sono esempi da cui prendere qualche spunto, per far sì che il Toro possa stabilmente insediarsi in serie A. Passi in avanti ne sono già stati fatti: alcuni impercettibili, altri molto evidenti, altri non sono stati ancora compiuti. Questo Toro però può crescere, e forse Cairo ha capito anche come muoversi: per sua 'fortuna' Ventura non l'ha mai tradito e accontentandolo in sede di mercato i risultati sono stati evidenti e concreti. 

    Siamo certi che il patron granata di errori, come tutti gli esseri umani, ne farà ancora e non pochi, ma almeno adesso il Toro ha palesato delle idee e un abbozzo di programmazione: i giovani granata più promettenti non sono stati ceduti a titolo definitivo e l'arrivo di Menga potrebbe essere il primo di una discreta serie, da qui all'inizio del prossimo campionato. Insomma, il Toro piano piano, con estremo ritardo e colpevole lentezza, si sta strutturando almeno in ambito di mercato: si segue la volontà di Ventura, per quanto possibile. E il tecnico, almeno, ha le idee chiare su quel che deve fare e su cosa voglia. Cairo l'ha capito: speriamo continui su questa strada. Solo così le sfide con l'Inter e le altre 'big' potranno essere una libidine - per dirla alla Ventura - e non una lenta agonia di 90 minuti più recuperi.

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