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  • Toromania: Mihajlovic dimostri di aver meritato la conferma

    Toromania: Mihajlovic dimostri di aver meritato la conferma

    • Andrea Piva
    Il 2-1 con cui il Torino ha battuto il Cagliari, domenica scorsa, ha regalato a Sinisa Mihajlovic un po' di serenità, dopo che i risultati delle cinque precedenti partite avevano fatto diventare particolarmente calda la sua panchina. Lo spettro dell'esonero ora si è invece allotanato, così come quello di Walter Mazzarri, il candidato numero uno all'eventuale sostituzione del tecnico serbo. Per dare maggiore serenità e fiducia all'allenatore è intervenuto anche il presidente Urbano Cairo che, dopo la rimonta sui sardi firmata Falque e Obi, ha benedetto il lavoro di Mihajlovic. Ma per far tornare la situazione tranquilla come a inizio campionato tutto ciò non basta: contro l'Inter il Torino dovrà dimostrare di non essere più quello che si è fatto rimontare due gol, in casa, dal Verona o che ha perso 3-0 a Firenze. Dovrà insomma continuare sulla strada tracciata domenica scorsa.

    Per quanto riguarda Mihajlovic, nonostante anche le tante critiche ricevute dai tifosi, l'allenatore ha ottenuto la conferma da parte di Cairo, ma anche lui a San Siro è chiamato ad un compito arduo: dovrà dimostrare di aver meritato di restare sulla panchina del Torino. Vero che la sua squadra al momento condivide il settimo posto in classifica (l'ultimo disponibile per qualificarsi all'Europa League, vincitrice della Coppa Italia permettendo) con Milan e Fiorentina, ma di fronte a sé ha ora un calendario particolarmente tosto. Dopo tante parole dette, in casa Torino è quindi arrivato il momento di passare ai fatti: la squadra granata dovrà dimostrare di poter realmente ambire a stare nelle prime posizioni della classifica e Mihajlovic di essere l'allenatore giusto per raggiungere quest'obiettivo. La posizione del tecnico è meno traballante rispetto ad una settimana fa ma non è ancora perfettamente salda, la partita di San Siro sarà quindi una tappa importante anche per il futuro del tecnico. Errori non ne sono più ammessi.

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