Calciomercato.com

  • Toromania: nell'uovo di Pasqua ci sono brutte sorprese e esperimenti falliti

    Toromania: nell'uovo di Pasqua ci sono brutte sorprese e esperimenti falliti

    • Andrea Piva
    Con un giorno d'anticipo, il Torino ieri ha scartato il proprio uovo di Pasqua. La sorpresa che ha trovato all'interno non è stata però delle più gradite: un 1-1 contro il Crotone al termine di una partita dominata ma rovinata dal solito pasticcio difensivo. Anche contro a quello che fino a ieri era il secondo peggior attacco del campionato (ora è il terzo) la formazione granata non è riuscita a mantenere inviolata la propria porta, pagando a caro prezzo l'ennesima uscita a vuoto di Hart e la successiva dormita di Carlao.

    Oltre che la giornata delle brutte sorprese pasquali, quella di ieri è stata anche la giornata degli esperimenti falliti. Prima di tutto non ha funzionato il 4-3-1-2 con cui Mihajlovic ha schierato il suo Toro: Maxi Lopez e Belotti in attacco non si sono mai capiti e trovati, Falque, nell'inedito ruolo di mezzala destra, è sembrato più volte spaesato. Il risultato finale è che il primo tempo è corso via senza che la squadra granata riuscisse a entusiasmare o divertire; qualche buona occasione da gol l'ha avuta ma è stata più che altro il frutto di qualche giocata ben riuscita da parte di un singolo (il più delle volte Ljajic). Molto meglio invece il Torino del secondo tempo, quando Mihajlovic ha cambiato l'assetto tattico inserendo Boyé al posto di uno spento Maxi Lopez e passando al 4-2-3-1. A non convincere è stato anche Carlao, che l'allenatore serbo ha schierato titolare al posto di Moretti per poterlo così valutare in vista della prossima stagione. Contro il Crotone il brasiliano non ha certo sfruttato al meglio l'occasione avuta, basti pensare all'azione del gol di Simy: un difensore con la sua esperienza non può farsi anticipare con tanta facilità da un attaccante avversario su un pallone vagante al centro dell'area. Dopo l'ingenuità di sette giorni fa al Sant'Elia, con la vistosa trattenuta su Borriello in area giustamente punita dal direttore di gara con la massima punizione, ora Carlao ha commesso un'altra leggerezza evitabile.

    Una settimana iniziata con le cattive notizie giunte dall'infermeria riguardo alle condizioni fisiche di ben tre giocatori - Castan, Molinaro e Iturbe – e proseguita con l'inno della Juventus fatto suonare al Filadelfia (la casa del popolo granata, il tempio dove è nata e cresciuta la leggenda del Grande Torino), probabilmente non poteva terminare che con una brutta sorpresa nell'uovo di Pasqua.

    Altre Notizie