Allora cambiare è possibile? Ventura sembrava fossilizzarsi su un modulo e un sistema di gioco unico. E invece a Genova il tecnico granata ha cambiato qualcosa: poco, forse, ma qualcosa di diverso lo abbiamo visto. Soprattutto prima dell'infortunio di Santana. Non è dato sapere ancora se l'allenatore ligure continuerà su questa strada o tornerà sui suoi passi, ma ai tifosi più critici avrà fatto piacere intravedere un Toro leggermente diverso dal solito.

Tre giocatori d'attacco come Cerci, Birsa e Santana alle spalle di Bianchi, con un'idea di gioco simile alla precedente, ma con la possibilità di giocare maggiormente per la punta granata: e infatti, con tre cross nelle ultime due partite, Bianchi ha segnato due reti. E' vero, il gioco di Ventura finora prevedeva altro: gli esterni dovevano arrivare al tiro, incunearsi nelle difese avversarie e giocare di più la palla con triangolazioni veloci e quant'altro.

Un'idea apprezzabile, ma forse non del tutto adatta al Toro di oggi: magari da gennaio le cose potranno cambiare, chissà. Intanto, è bene che questo Toro giochi un calcio più semplice: palla in fascia, cross in mezzo e qualcosa potrà accadere. E' un gioco forse meno spettacolare, d'accordo, ma al Toro di oggi servono i punti per salvarsi, non lo spettacolo, che comunque non si è visto nemmeno prima come anche l'anno scorso, in B.

Insomma, tutti ci auguriamo che Ventura possa avere iniziato a smussare almeno un po' le proprie convinzioni tattiche, cercando di adattarsi maggiormente a quanto ha a propria disposizione. Per tutto il resto, anche per muovere eventuali ulteriori critiche alla società, basterà attendere il mese di gennaio e il mercato che i granata cercheranno di fare.