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  • Toromania:| Stop alle illusioni, è tempo di svoltare

    Toromania:| Stop alle illusioni, è tempo di svoltare

    C'è un Toro che fa bene, che si sacrifica e lavora, ormai, da poco meno di un mese. E' quello stesso Toro che, nonostante tutto, sta illudendo un po' tutti noi. Sì, illude tifosi e addetti ai lavori, perché in realtà a questa squadra i rinforzi (richiesti dal suo allenatore) servono come il pane. L'illusione però è inevitabile: 3-0 alla Lazio, 2-1 al Getafe in rimonta, un buon gioco espresso e poi l'overdose di buone notizie che si concretizza stamattina con l'assoluzione di Vives e Masiello nel processo sul calcioscommesse. Ecco, ora l'errore più clamoroso sarebbe quello di pensare che il Toro può andar bene così. Non è vero: lo sa Ventura, che sta facendo il consueto suo ottimo lavoro, lo sanno anche i tifosi, ma non è detto che lo sappia il presidente Cairo, che è solito farsi trascinare da facili entusiasmi, non solo durante il calcio d'agosto.

    Questa squadra ha un'anima e si vede: è già qualcosa che non sia stata disintegrata come invece accadde nel 2006, dopo la prima miracolosa promozione cairota. Almeno ora una base c'è e su questa si lavora. In quell'estate, ormai lontana sei anni, l'errore fu quello di rimpinzare la rosa di 'figurine' e altri giocatori inadeguati ad un contesto abituato a faticare e lottare. I nuovi arrivi, per certi versi, furono fin troppi. Oggi il problema pare opposto: di giocatori non ne arrivano. Siamo 'fermi' a Gillet, Gazzi, Rodriguez, Caceres, Sansone e Santana, in attesa di Brighi. E mancano ancora un centrocampista, due esterni e un attaccante.

    Senza dimenticare che bisognerà poi dire qualcosa a Bianchi: rinnoviamo o ci salutiamo? Sarebbe assurdo infatti arrivare al primo di settembre col capitano granata ancora legato al Toro, ma in scadenza a giugno 2013. Insomma, i problemi non mancano, nonostante le belle e piacevoli illusioni che il calcio d'agosto sta regalando all'ambiente granata. Eppure basterebbe così poco per togliere di mezzo ogni genere di ansia: quattro rinforzi (quelli richiesti da Ventura, non soluzioni di scorta) e il Toro del 'marinaio' potrebbe dire la sua anche in Serie A, senza dover per forza arrivare con l'acqua alla gola in cerca della solita e sofferta salvezza striminzita.

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