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  • Torreira: 'Alla Sampdoria sto da dieci, a Fray Bentos ci sono 25mila tifosi blucerchiati'

    Torreira: 'Alla Sampdoria sto da dieci, a Fray Bentos ci sono 25mila tifosi blucerchiati'

    • Lorenzo Montaldo
    Il suo nome a Genova ormai è sinonimo di qualità e quantità ai massimi livelli. Lucas Torreira è per distacco il giocatore più interessante è importante di questa Sampdoria che vola in campionato. Nelle due stagioni passate all'ombra della lanterna il regista uruguaiano si è consacrato in Serie A, tanto da meritarsi recentemente la chiamata della sua nazionale. La maglia della Albiceleste era il sogno - nemmeno tanto nascosto - del numero 34 blucerchiato, un traguardo raggiunto anche grazie alla Samp e al suo allenatore Giampaolo, che non rinuncia mai alle centrocampista ex Pescara. 

    "Sono nato a Fray Bentos, una cittadina in Uruguay di 25.000 abitanti, dove si vive e si respira calcio". Torreira si racconta così in una lunga intervista rilasciata al profilo Facebook della Serie A TIM. "La Serie A è uno dei campionati più forti al mondo, un campionato in cui ho sempre sognato di giocare. Nella mia città ci sono 25.000 tifosi della Sampdoria, perché ci sono io ma c'è anche Gaston (Ramirez, n.d.r.), è difficilissimo vedere due giocatori della stessa piccola città trovarsi nella stessa squadra. Ho sempre sognato di giocare con lui e, un giorno, di giocare insieme nella Nazionale. Mio padre fa il radiocronista e la settimana scorsa ha ricevuto la conferma che andrà a fare le radiocronache per l'Uruguay al Mondiale, quindi io non aspetto altro che la chiamata in Nazionale. Sicuramente la più felice di tutti sarà mia mamma, ma anche mia nonna e i miei fratelli."

    Torreira descrive così le sue qualità: "Il mio talento tecnico è sicuramente essere veloce, veloce di pensiero, dare il passaggio giusto, sapere quando fare due tocchi e quando farne tre, pensare un attimo prima la giocata" riporta sampdorianews.net. "Credo che quella sia la cosa importante. Sono un ragazzo che lavora sempre per crescere, che ascolta tanto i più grandi che mi danno i consigli, ogni giorno che arrivo al campo voglio imparare qualcosa di nuovo. Nella mia testa l'obiettivo è crescere e diventare sempre più forte".

    In italia Torreira è approdato grazie al Pescara, ma è con la Sampdoria che si è consacrato: "Sono arrivato in Italia a Pescara, e mi ha impressionato tutto. Sono stato due anni lì e mi sono trovato molto bene. La cosa più importante è stato imparare a vivere da solo, perché in quel modo cresci più in fretta. Arrivare alla Sampdoria per me ha significato tanto, a Genova sto da dieci. La cosa più bella è quando esco dallo stadio e c'è la gente che mi aspetta, tanti bambini che vogliono fare una foto con me o vogliono un autografo, questo mi rende molto orgoglioso e molto felice".

    In chiusura, il regista uruguaiano affida un messaggio ai bambini e un ringraziamento ai sostenitori blucerchiati: "A tutti i bambini che sognano di diventare professionisti o arrivare ad alto livello posso dire che se avete un sogno dovete lottare per quel sogno e lavorare tantissimo, fare tanti sacrifici, abbassare la testa e lavorare. Soprattutto serve tanta dedizione per quella cosa che avete in mente. Ringrazio i tifosi della Sampdoria per esserci sempre vicini, sapete che noi non molleremo mai e daremo sempre il 100% per questa maglia prestigiosa nel mondo".

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