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  • Torres, neanche l'Italia lo vuole più

    Torres, neanche l'Italia lo vuole più

    C'era una volta Fernando Torres. C'era una volta un attaccante meraviglioso, voluto e cercato da tutti. Negli ultimi due anni è successo qualcosa, il Nino diventato grande è passato da essere uno dei maggiori goleador mondiali a peggiore investimento del Chelsea degli ultimi dieci anni. From hero to zero, una discesa da 50 milioni di sterline. I Blues l'hanno aspettato, hanno usato bastone e carota, ma non sono mai riusciti a vedere il Torres versione Atletico Madrid e Liverpool. Solo 28 gol in 116 partite,  troppo pochi per meritare la conferma per la prossima stagione. Indipendentemente dal contratto in scadenza nel 2016. Neanche il suo vecchio mentore Benitez è riuscito a farlo risuscitare, Torres sarà ceduto, con il Chelsea pronto a svenderlo pur di liberarsene (la stampa inglese parla di 17 milioni di sterline).

    A 29 anni cerca un nuova sfida, che potrebbe voler dire un ritorno al passato. L'Atletico Madrid lo vorrebbe inserire nella trattativa per Radamel Falcao, ma non è disposto a pagare i quasi 9 milioni di euro di ingaggio e non lo valuta più di 10 milioni di euro. Lo stipendio non è però l'unico ostacolo per il rilancio. Torres negli ultimi tre anni è stato vittima di infortuni di tutti i tipi, motivo per cui Fiorentina e Juventus, che ci avevano fatto un pensierino, hanno rinunciato. In Italia, così come in Europa, nessuno crede più in lui. Nemmeno Vicente Del Bosque, che non l'ha convocato per gli impegni della Spagna contro Finlandia e Francia. Nel 2003 Torres recitò in un video de El Canto del Loco, popolare band spagnola, dal titolo Nada Volvera A Ser Como Antes, che letteralmente significa "niente tornerà ad essere come prima". Una premonizione.

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