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  • Totti al Faina: ‘Il 26 maggio avevamo paura di giocare. Mio figlio alla Lazio? Ci penserei, ma...'

    Totti al Faina: ‘Il 26 maggio avevamo paura di giocare. Mio figlio alla Lazio? Ci penserei, ma...'

    Ancora una diretta social per Francesco Totti ormai web star assoluta. In questo momento lo storico capitano romanista sta intervenendo con Damiano “Er Faina”, noto tifoso della Lazio.  

    Ci racconti de il Real Madrid e il Milan?
    Il mio sogno è sempre stato quello di restare a Roma. Il Milan iniziò a corteggiarmi prima che io esordissi con la Roma. Venne Braida a casa e mi voleva al Milan a tutti i costi. Nel 2004/05 Florentino Perez voleva che andassi a tutti i costi al Real Madrid. È mancato un capello, era quasi tutto fatto. Volevo che i Sensi comprassero i campioni, c’è stato un po’ di contrasto. Guai a chi me lo tocca però Franco Sensi.

    Derby più bello?
    Quelli in cui ho segnato. Quando ho segnato non ho mai perso. Il più bello è il 5-1.

    Derby più brutto?
    Quello del 26 maggio. Uno dei derby più brutti che abbiamo giocato. C’era la paura di giocare, una tensione in campo e fuori. Abbiamo fatto una partita di merda ed è successo quello che è successo. Sarebbe bello giocarne un altro simile.

    Giocatore più forte della Lazio contro cui hai giocato?
    Nesta. Per me lui è il simbolo della Lazio. Per me Sandro è uno dei difensori più forti del mondo.

    Se la Lazio chiamasse tuo figlio che faresti?
    Ci penserei. Conoscendo Cristian neanche mi fa mettere a sedere (ride, ndr).

    Come hai visto De Rossi che è andato al derby travestito? Tu ci hai pensato?
    No perché io nell’ultima conferenza ho detto che non ci sarei andato travestito, ma un giorno ci sarei andato normalmente.

    Mi racconti il calcio a Balotelli
    E’ stato un accumulo di rottura di palle. Io sono permaloso e a un momento sono sbottato. In un certo momento è successo, nel campo da gioco a volte è difficile gestire la testa. E’ stato un accumulo di molte cose e partite giocate ij passato. Poi il mister non mi aveva fatto giocare in campionato. Quando sono entrato non ci ho visto più e sbagliando ho fatto un gesto che non avrei voluto fare. Però mi dispiace e gli ho chiesto scusa.

    C’è un nuovo Totti oltre a tuo figlio?
    Cristian non è il nuovo Totti (ride, ndr). Mi piace comunque vederlo, scrutarlo. Nel calcio giocato ora come ora non ne vedo nessuno. Ora con questo nuovo lavoro da scouting sto osservando dei talenti che possano riuscire a fare quello che ho fatto io. L’occhio mi è rimasto e riesco a vedere bene se sono bravi o no.

    Ma Pallotta come te l’ha detto che non t‘avrebbe rinnovato il contratto?
    Non me lo ha detto, me lo ha fatto arrivare diciamo. Mi dispiaceva perché quello che ho fatto io per la Roma è stato tanto e avrei voluto avere più rispetto, anche perché ho sempre rispettato tutti. Però mi è arrivata questa chiamata e per me erano rimaste le ultime due partite, mi è crollato il mondo addosso. Anche se stavo agli sgoccioli e lo sentivo, pensavo di meritare più rispetto.

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