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    Totti: "Il giorno dell'addio non è mai finito. Col Real non ho mai trattato di persona, Milan e Inter spingevano tantissimo"

    Totti: "Il giorno dell'addio non è mai finito. Col Real non ho mai trattato di persona, Milan e Inter spingevano tantissimo"

    C'è tanta Roma, inevitabilmente, nella lunga intervista concessa da Francesco Totti ai canali di Betsson.sport di cui è brand ambassador. Rispondendo a Fabrizio Romano l'ex numero 10 giallrosso ha ripercorso alcuni momenti della sua carriera, partendo dalla fine, da quel lungo addio al calcio e ritornando indietro alle possibilità, mai concretizzatesi, di lasciare Roma in direzione Real Madrid o Inter e Milan.

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    L'ADDIO AL CALCIO - “Quella era una giornata particolare. Noi giocatori non vorremo che arrivasse mai. Purtroppo però c’è un inizio e una fine. L’ho vissuta tranquillamente ma allo stesso tempo ero molto emozionato e contento di vivere una giornata dedicata interamente a me. Non è mai finita quella serata”.

    NO AL REAL - “Se ho mai parlato con Florentino Perez? No, ne sono rimasto fuori. C’era la società che parlava con lui visto che era in ottimi rapporti con Sensi. Lui non voleva vendermi a nessuno. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per tenermi. Nella sua gestione non avrebbe mai accettato una mia cessione. Mi reputava il suo figlio maschio. Milan e Inter spingevano più di tutte. Dopo la prima riunione con il presidente però gettavano la spugna”.

    VITO SCALA - “Non esiste un aggettivo per descriverlo. È stato un padre, un fratello, un amico, tutto. Mi ha gestito un campo e fuori. Mi ha aiutato nei momenti difficili. Tutt’ora abbiamo un grandissimo rapporto. Sono cose che ti porti fino alla fine. Siamo cresciuti insieme a San Giovanni e poi nel settore giovanile. Dio ha voluto che facessimo tutto questo percorso insieme. Dentro la Roma Vito è una risorsa, una forza della natura”.

    IL MIO PERCORSO È STATO UNICO - “Credo sia quasi impossibile ripetere il mio percorso. Ho vestito un’unica maglia nonostante i tanti alti e bassi, non è semplice gestire tutto. Difficile trovare giocatori che vogliano restare in un club per così tanti anni”.
     

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    MingoDefecoPetoLazio
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