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  • Totti si lega di nuovo alla Roma, ma solo con lo sponsor: 'Parlerò con i Friedkin, in futuro...'
Totti si lega di nuovo alla Roma, ma solo con lo sponsor: 'Parlerò con i Friedkin, in futuro...'

Totti si lega di nuovo alla Roma, ma solo con lo sponsor: 'Parlerò con i Friedkin, in futuro...'

Francesco Totti è il nuovo Global Brand Ambassador del main sponsor della Roma come annunciato da lui stesso sui social e come trapelato già nei giorni scorsi.  Il capitano storico si riavvicina fortemente alla società come ha dichiarato anche lui nel corso della conferenza di presentazione.

Queste le parole di Totti: "Mi sono legato a Digitalbits, in questo caso la Roma non c'entra niente ma avrò più modo di parlare coi Friedkin. Sicuramente quando si parla di Roma c'è sempre una grande emozione, da tifoso dico che non stiamo attraversando un grande momento ma se non sei della Roma non soffri. Siamo abituati a queste annate altalenanti ma sono sicuro che sia la società che il mister vogliono far tornare a sorridere noi tifosi, questa città merita palcoscenici più importanti. Diamo tempo, ristretto, per tornare a vedere la Roma anche in campo internazionale e fare le nostre belle figure'', ha aggiunto Totti. Ha proseguito così Totti: "Dialogo con la Roma? Se dovessimo parlare di futuro non so cosa mi riserverà, tramite Digitalbits forse avrò maggiori occasioni per parlare con la società, ma sono cose completamente diverse. Per quanto riguarda la Roma tutto potrà succedere. Se ho parlato con Friedkin? Si, l'ho salutato sabato allo stadio prima della partita". Sul proprio futuro, Totti si esprime così: "Come mi vedo tra 10 anni? Già sono diverso oggi, non so fra dieci anni, spero di fare cose che mi arrivino da dentro, di farle con voglia, determinazione e istinto. Quello che mi riserva non lo so, ma ogni cosa la faccio con dedizione, rispetto e voglia come ho fatto 30 anni con la mia Roma, è stata la mia prima casa. Io lo posso dire 'la mia Roma' e ne vado orgoglioso. Non faccio nessun riferimento a niente". "Cosa manca? Per vincere servono i giocatori, un allenatore importante, una società che aiuta e ti fa sentire a casa. La cosa primaria servono i giocatori - ha spiegato l'ex numero dieci -  è una necessità, non voglio disprezzare la squadra che abbiamo adesso, è una rosa con giocatori importanti, non ci sono i campioni ma giocatori che possono fare bene in un contesto di squadra, i campioni da soli non riescono a vincere."

ROMA-INTER - 
Sul ritorno allo stadio in Roma-Inter: "Cosa ho provato sabato? Una sensazione diversa, dopo due anni che non andavo allo stadio a vedere la Roma mi ha fatto un effetto particolare. Ero stato a vedere Italia-Svizzera, ma è diverso. Quando c'è la Roma ti senti a casa. Sono sensazioni che le percepisci solo tu internamente e mi ha fatto un effetto grandissimo, ringrazio i tifosi per l'accoglienza che mi riservano ogni giorno, non solo allo stadio, e spero di tornarci il prima possibile".  ​Chiusura sulla Nazionale: "Eravamo a festeggiare il campionato Europeo pochi mesi fa, è una squadra top. Ringraziamo Mancini e i ragazzi che ci hanno fatto risalire sul tetto d'Europa. Ora abbiamo questi spareggi, che non sempre sono stati favorevoli, e tutti noi italiani dobbiamo spingerli. Vedere un Mondiale senza Italia sarebbe un disastro per tutti, vogliamo che questa squadra ci porti sul tetto del Mondo ancora una volta".

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